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Piccolo dizionario della didattica multimediale. A-I

La didattica multimediale sta entrando nelle nostre classi a tappe forzate. Il suo impiego però non sempre è accompagnato da una seria riflessione critico-pedagogica. Crediamo che un piccolo dizionario della didattica multimediale possa essere l’inizio di una discussione che auspichiamo ampia, problematica e aperta. Oggi Claudia Carmina inizia a trattare le voci blog, chat, classe virtuale, didattica 2.0, E-book, E-mail, forum, ipertesto, suggerendone al contempo degli impieghi didattici.

Blog

Il termine ‘blog’ indica uno spazio sul Web, generalmente gratuito, che l’utente può gestire in modo autonomo. Il blog è una sorta di diario elettronico, in cui è possibile scrivere, in presa diretta, le proprie riflessioni e pubblicare notizie, informazioni, narrazioni di ogni genere, aggiungendo anche immagini, video e link a siti di proprio interesse. Tutti i blog, al di là delle differenze di contenuto, sono accomunati da quattro caratteristiche distintive, proprie del genere diaristico: l’immediatezza, e quasi la simultaneità, di un’annotazione registrata currenti calamo, interponendo una distanza minima tra la durata oggettiva dell’accadere e la durata soggettiva del raccontare; la disposizione della materia in ordine cronologico con i contributi più recenti in alto nella pagina, che restituisce l’idea di una scrittura a cadenza rituale, talvolta anche quotidiana; la centralità del punto di vista soggettivo dell’autore; il rapporto di contiguità tra l’annotazione individuale e il contesto che la determina.

Benché esistano diverse tipologie di blog, la più diffusa replica il modello di un diario personale. A differenza del diario che tradizionalmente è una forma di scrittura privata, il blog ha però una destinazione pubblica ed è accessibile a tutti gli utenti del Web. Inoltre può aprirsi allo scambio e alla discussione: infatti i visitatori, di solito registrandosi, hanno la possibilità di pubblicare commenti su quanto leggono. A gestire la comunicazione è però sempre l’autore, che può passare al vaglio i commenti altrui, cancellando quelli che ritiene inutili o inappropriati. Nondimeno la presenza dei commenti inviati dai lettori trasforma il blog in un spazio dinamico, in evoluzione, distinguendolo così da un sito Web, i cui contenuti possono restare invariati anche per lungo tempo.

Rientrano nella categoria dei blog strutturati al modo di diari personali, con un’attenzione particolare per l’attualità, le pagine Internet compilate da alcuni famosi scrittori, giornalisti, intellettuali, politici, uomini di teatro, personalità del mondo dello sport e dello spettacolo, da Luca Sofri a Tommaso Pincio, da William Gibson a Beppe Grillo, da Dario Fo a Vasco Rossi. Accanto ai blog personali ci sono poi quelli collettivi, in cui gli articoli vengono pubblicati da una redazione (un blog collettivo che si occupa di letteratura è, ad esempio, Nazione indiana, fondato da un gruppo di intellettuali e scrittori, tra cui va ricordato almeno Antonio Moresco), e i social blog, i cui contributi possono essere pubblicati da tutti gli utenti registrati. Questi blog possono nascere dall’esigenza di condividere e sviluppare un progetto comune, per permettere ai partecipanti di scambiarsi idee e suggerimenti su un argomento preciso. È il caso di molti Edu-blog, ossia di blog dedicati alla didattica o usati nel lavoro in classe come strumenti didattici. Ad esempio, lo spazio online in cui state navigando adesso mette insieme le caratteristiche di un blog letterario, aperto alla discussione sull’attualità e coordinato da una redazione, di un Edu-blog, con una sezione dedicata alla riflessione sul mondo della scuola e un laboratorio riservato ai docenti per la sperimentazione di nuovi modelli didattici (accessibile dalla voce “Gruppi di lavoro”).

Suggerimenti per l’uso didattico del blog

Ci sono molti modi per utilizzare un blog a fini didattici. L’applicazione didattica più diffusa ed immediata è rappresentata dal “blog di classe”, cui partecipa tutto il gruppo della classe sotto la guida dell’insegnante. Di solito esso è strutturato sotto forma di un “diario di bordo”, in cui registrare le attività svolte dalla classe, oppure è centrato su un argomento preciso. Ovviamente l’argomento può variare a seconda degli interessi e del percorso formativo della classe: nell’ambito della letteratura italiana, si potrebbe pensare ad un blog dedicato ad un tema (come il tema del labirinto nella letteratura e nell’arte), ad un genere (ad esempio la memorialistica di guerra, inserendo nello spazio online testi letterati, da Levi a Rigoni Stern, e documenti non letterari, quali foto, testimonianze, reportage, lettere, interviste a sopravvissuti, filmati, canzoni, ecc.), ad un innovativo percorso di ricerca (come un’indagine sulla letteratura italiana degli ultimi anni, una ricognizione dei blog personali degli scrittori affermati, un’analisi del rapporto tra scrittura creativa e nuove tecnologie, ecc.). L’uso del blog infatti permette di accogliere in un’unica piattaforma una molteplicità di documenti di formati diversi (testi, immagini, video, ecc.) e facilita lo scambio tra utenti che condividono gli stessi interessi, favorendo così l’esperienza di gemellaggio tra le classi che, in Italia o all’estero, si occupano delle stesse questioni. Partecipare ad un blog può rappresentare per lo studente un valido strumento per sviluppare le capacità di scrittura e lo spirito critico: infatti la possibilità di intervenire nella discussione con i commenti favorisce i processi di meta-apprendimento.

Chat

Gli utenti che frequentano una chat scambiano messaggi in presa diretta: emittente e ricevente del messaggio si trovano contemporaneamente in una stessa situazione comunicativa caratterizzata dalla sincronia e dall’immediatezza del botta e risposta. Per la sua natura diretta e istantanea, il dialogo tra gli utenti di una chat è quindi caratterizzato dall’informalità. I messaggi scritti riproducono l’andamento di una conversazione parlata, in cui il tono e l’espressività sono resi attraverso l’uso esasperato di componenti extratestuali, segni d’interpunzione e simboli come le emoticon (le cosiddette “faccine”, che sono immagini stilizzate delle espressioni facciali, utilizzate per comunicare un’emozione).

Suggerimenti per l’uso didattico della chat

La chat non ha una spendibilità didattica diretta, perché la sua frequentazione incoraggia lo studente a scrivere in modo estemporaneo e scorretto. Tuttavia essa può rappresentare un punto d’osservazione privilegiato per mettere a fuoco le peculiarità di ‘parlato’ e ‘scritto’. Analizzando con la classe il linguaggio utilizzato nelle chat, il docente può far riflettere gli alunni sulla differenza che intercorre tra lingua scritta e lingua parlata, l’una caratterizzata dalla stabilità, dalla durata, dall’autonomia dalla situazione comunicativa, l’altra effimera, segnata dal rapporto con il contesto comunicativo, caratterizzata dalle ripetizioni, dai riempitivi, dalle concordanze ad sensum, dalle inesattezze lessicali e sintattiche. Il docente potrebbe quindi proporre alla classe un esercizio di riformulazione dal parlato allo scritto, chiedendo agli studenti di rielaborare un dialogo informale tratto da una chat, eliminando dal testo tutti i tratti tipici dell’oralità.

Classe virtuale, suggerimenti didattici

È uno spazio online in cui il docente può condividere con gli studenti materiali di vario tipo (testi, documenti, immagini, video, ecc.). Lo studente accede alla classe virtuale tramite le credenziali d’accesso fornite dal docente. Grazie alla classe virtuale, lo studente può lavorare a casa sui materiali selezionati per lui dall’insegnante, sia per svolgere compiti e approfondimenti sia in vista del ripasso o del recupero.

Didattica 2.0

Con questa espressione si intende un nuovo modo di fare didattica applicando le tecnologie digitali al mondo della scuola e avvalendosi delle nuove risorse interattive e partecipative del Web 2.0 (vedi alla voce Web 2.0).

E-book

È il libro elettronico, in formato digitale, che può essere letto attraverso lo schermo di un e-book reader (tra i più comuni ricordiamo Kindle di Amazon), di un computer o di un dispositivo mobile (uno smartphone o un Tablet, come l’iPad).

E-mail, suggerimenti per l’uso didattico

È il messaggio di posta elettronica. La posta elettronica ha una caratteristica peculiare: è un canale privilegiato per la comunicazione personale. Da un punto di vista didattico, l’e-mail può rivelarsi uno strumento efficace che permette al docente di fornire ai singoli studenti le correzioni personalizzate dei compiti o di dare una risposta individuale a domande specifiche, qualora esse siano eccentriche rispetto ai percorsi didattici svolti in classe e non necessitino di una risposta pubblica. Inoltre l’insegnante può inviare e-mail anche per diffondere informazioni relative agli aspetti pratico-organizzativi della vita scolastica (ad esempio riguardanti gli orari delle lezioni, i materiali da portare in classe, ecc.) e per distribuire consegne e verifiche. In questo caso, per mandare uno stesso messaggio a un’intera classe, può essere comodo creare un gruppo.

Forum

È uno spazio di discussione online, in cui gli utenti si confrontano su argomenti di interesse comune. Il forum ha una duplice natura: è insieme una sorta di piazza virtuale, un luogo d’incontro e di scambio, e una bacheca elettronica, dove il visitatore può lasciare dei messaggi (post) per avviare il dibattito o prendere parte a una discussione. Lo scambio sul forum non avviene in tempo reale e quindi non richiede la presenza online dei soggetti della comunicazione, ma si sviluppa in modalità asincrona, cioè in tempo differito. Questo si ripercuote sullo stile e sulle strategie della scrittura: infatti la mancanza di un botta e risposta immediato, che invece caratterizza il dialogo fra gli utenti di una chat, fa sì che il testo del messaggio vada strutturato in modo efficace e chiaro, per rimanere intellegibile anche al di fuori del contesto comunicativo. I messaggi lasciati in un forum devono quindi esprimere idee e opinioni rispettando le condizioni della testualità (coerenza, coesione, accettabilità, situazionalità, informatività).

Suggerimenti per l’uso didattico del forum

Il docente può sollecitare gli studenti a partecipare alla discussione online con dei post strutturati al modo di brevissimi testi argomentativi, che sappiano coniugare rigore logico, chiarezza comunicativa ed economia espositiva, mostrando una sicura padronanza degli aspetti ortografici, delle funzioni e degli usi della punteggiatura. In particolare l’insegnante, esaminando in classe il linguaggio usato nei forum, può illustrare agli studenti i principali elementi linguistici responsabili dei legami argomentativi, come connettivi, concordanze, ripetizioni, sviluppando così nella classe le cognizioni inerenti al livello lessicale, morfosintattico, testuale-pragmatico della lingua.

Ipertesto

È un testo interattivo, costituito a sua volta da una serie di documenti o di risorse multimediali collegati da link (quando sono presenti contenuti multimediali si parla più esattamente di ipermedia). La lettura di un ipertesto non si svolge esclusivamente in maniera lineare e sequenziale, ma è reticolare e ramificata, perché consente degli approfondimenti e delle deviazioni dall’argomento principale che il lettore può decidere di effettuare, costruendo un proprio percorso di navigazione.

Suggerimenti per l’uso didattico dell’ipertesto

Realizzare un ipertesto su un tema di rilevanza culturale può rivelarsi un ottimo esercizio per sviluppare la creatività dello studente, che in questo modo approfondisce lo studio dell’argomento in esame, lo rielabora da una prospettiva personale e impara ad usare in modo critico e intelligente le nuove tecnologie. Riportiamo qui un esercizio da proporre alla classe, che può essere assunto come un esempio e come una traccia sulla quale modellare altre consegne analoghe (l’esercizio è tratto da uno dei manuali di letteratura pubblicati dalla casa editrice Palumbo): «Tempo di barbarie e oscurità, popolato di cavalieri, monaci, streghe e maghi, il Medioevo continua ad affascinare il nostro immaginario e ancora oggi costituisce uno sfondo d’ambientazione privilegiato per molti romanzi di successo, ma anche per film, fumetti e video games. Al tempo stesso, le tracce del passato medievale fanno parte della nostra esperienza concreta: le strade, le piazze, le chiese di molte città italiane ne offrono una testimonianza tangibile. Tenendo conto di quanto hai studiato, crea un ipertesto (utilizzando Word, PowerPoint, il codice html) che affronti il tema Il Medioevo nell’immaginario contemporaneo. Quindi presenta il tuo lavoro in classe con l’ausilio della LIM o di un videoproiettore e discutine con il docente e i compagni».

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