All’indomani delle elezioni Romano Luperini discute a Fahernheit, a partire dal suo ultimo romanzo L’uso della vita, di ciò che è stato il 1968 e lo confronta al movimento di Grillo. Nei giovani grillini (non in Grillo) c’è infatti qualcosa che può ricordare il Sessantotto, cioè l’appello alla democrazia diretta, a delegati revocabili in qualsiasi momento, e a una coincidenza fra vita e politica, il rifiuto cioè della politica come attività separata e specializzata. Ma tutto questo è possibile solo in una situazione eccezionale o di rivolta permanente, quando la situazione diventa stabile l’unico sistema che conosciamo è la mediazione politico-culturale, che oggi sembra in grande difficoltà.
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Questo podcast è tratto da Fahrenheit Rai-Radio Tre, Libro del giorno del 26/02/2013.
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Romano Luperini
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Daniele Lo Vetere
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