Dei libri di testo a scuola si parla solo per dire che costano troppo. Ovviamente la questione del prezzo di vendita è molto importante. Seguendo lo spirito della norma costituzionale, essi dovrebbero essere gratuiti nella scuola dell’obbligo, e per le superiori sarebbe giusto consentire la detrazione fiscale, come da anni chiedono le associazioni dei genitori e degli editori.
Non si discute invece della qualità dei libri di testo e della funzione, ancor oggi decisiva, che essi hanno nella formazione delle giovani generazioni. Attraverso l’insegnamento della letteratura e della storia, per esempio, passa l’educazione alla identità, nazionale e oggi anche europea, dei cittadini italiani. Per secoli, a partire dal Risorgimento, lo studio della letteratura e della storia ha formato la cultura e la coscienza civile. La Storia della letteratura italiana di De Sanctis è nata come testo scolastico, e proprio l’assunzione a capostipite di questo capolavoro ha determinato la continuità del genere e l’originalità della manualistica della letteratura italiana in Europa. Di fatto studiare la letteratura è stato un modo per confrontarsi con l’evoluzione della società italiana, per capirne il carattere e lo spirito.
Negli ultimi trent’anni l’orizzonte si è allargato e lo studio della letteratura è diventato un capitolo dello studio della cultura europea, dei suoi sviluppi e delle sue radici. Si è diffuso un approccio didattico di tipo non solo civile o tecnico-formale, com’era stato sino allora, ma tematico-culturale e antropologico, e i manuali hanno dato un contributo decisivo a questa svolta. Anche cambiamenti radicali nella impostazione didattica, come il passaggio dallo storicismo postbellico allo strutturalismo e poi all’approccio ermeneutico e tematico degli ultimi anni, sono stati resi possibili dai nuovi manuali, ai quali peraltro hanno lavorato non casualmente insigni studiosi (ricordo, fra gli ultimi, Cesare Segre). D’altra parte il rinnovamento è stato imposto dai fatti. Il processo di unificazione europea e quello stesso della globalizzazione hanno determinato il superamento del limite nazionale, mentre lo sviluppo delle specializzazioni tecniche e delle risorse elettroniche hanno indotto a rivedere il tradizionale carattere specialistico e retorico delle discipline storico-letterarie e a ricorrere anche all’ausilio dei nuovi strumenti audiovisivi.
In questa situazione fare un manuale scolastico che sia all’altezza dei tempi è compito arduo, molto difficile e impegnativo. Come testimone, in quanto autore di un fortunato manuale di letteratura italiana nei licei, posso attestare che negli anni novanta il lavoro che feci per elaborarlo è stato il più impegnativo e il più gravoso della mia non breve carriera. Ci lavorai ininterrottamente per sei anni, coordinando un gruppo di insegnanti e di giovani studiosi, alcuni dei quali specialisti in discipline un tempo ignorate in questo tipo di manuali, come la musica, il cinema, la letteratura comparata, la storia dell’arte, ma divenute nel frattempo indispensabili. Fare un manuale, insomma, comporta oggi sia una capacità di semplificazione e di divulgazione di un ampio spettro di conoscenze, sia una complessità di approcci che esige studi specifici e adeguata preparazione. Improvvisare manuali, magari autogestiti da gruppi di insegnanti e di studenti che operano in orario curricolare, può essere un buon esercizio didattico per verificare delle conoscenze, ma non può certo sostituire un libro di testo che tali conoscenze fornisca in modo aggiornato e innovativo. Il momento produttivo è decisivo: incide sul piano economico, come si sottolinea forse troppo spesso, ma è comunque risolutivo su quello culturale.
Se è indubbiamente vero che il genere saggistico del manuale di storia letteraria, di storia e di filosofia quale si è affermato in Italia ha caratteri propri, non facilmente riscontrabili in altri paesi, ciò non significa che si tratti di una tradizione superata e da sostituire con qualche bignami non importa se veicolato per via informatica. Viviamo anni difficili, e pericolosi, di cambiamenti epocali in cui si riaffacciano dogmatismi religiosi e tentazioni autoritarie. In questa situazione diffondere in Europa un tipo di cultura e di civiltà che consideri i testi artistici come documento storico da custodire e come monumento estetico da interpretare liberamente e mostri come la scommessa di senso di qualunque testo (non solo letterario) sia complessa e problematica, mai dogmatica, è stato impegno meritorio e originale della scuola italiana e della sua manualistica. Difendere la storicità e la problematicità dell’insegnamento umanistico attestando che la verità non è un assioma ma un processo e dunque un prodotto storico in continua elaborazione, è stato il contributo specifico che esse hanno dato e danno alla formazione democratica delle giovani generazioni nel nostro continente.
___________________
NOTA
Una versione più estesa di questo articolo è apparsa il 15 settembre 2015 sul sito de Il Sole24ore. L’articolo originale può essere letto al seguente link: http://www.scuola24.ilsole24ore.com/art/scuola/2015-09-14/libri-testo-qualita-conta-piu-prezzo-175515.php?uuid=ACRt7Zx
{module Articoli correlati}
Articoli correlati
- Lettura, esperienza e interpretazione. La letteratura nella scuola superiore
- Un’opinione sull’Atlante della letteratura italiana
- L’uso della critica. Intervista a Romano Luperini
- La nostra responsabilità verso il futuro. Su La scuola impossibile di Giulio Ferroni
- La didattica dell’italiano a stranieri e quella della letteratura: un’alleanza su cui scommettere?
-
L’interpretazione e noi
-
Le Labour narratives
-
Il polveroso splendore. Sandro Penna nel teatro di Elio Pecora
-
Il realismo obliquo nel romanzo italiano degli anni Trenta. Per lo studio di una contraddizione narrativa. Michela Rossi Sebastiano dialoga con Federico Masci e Niccolò Amelii
-
Pavese nell’oceano di Walt (passando per Spoon River): I mari del Sud
-
-
La scrittura e noi
-
Proposte per giovani lettori. “Piccoli Mondi” di Cale Azumah Nelson
-
Rileggere Stanislaw Lem 3. Ritorno dall’universo: «hanno ucciso l’uomo… nell’uomo»
-
“Figlia mia. Vita di Franca Jarach, desaparecida” di Carlo Greppi – Un estratto
-
Matta impresa di Antonio Minutolo letteratore italiano – un estratto
-
-
La scuola e noi
-
IN-SEGNARE, oggi
-
Invalsi fra Big data e Data Despota
-
Sgamare stanca (e forse non serve)
-
L’eroismo del precario: “Oltre l’ora di lezione” di Jacopo Zoppelli
-
-
Il presente e noi
-
Due film di luce e oscurità nella Germania nazista
-
Su Adolescence/2. Per una recensione di Adolescence
-
Su Adolescence/1. Sì ho visto Adolescence e ce l’ho ancora piantato nel cervello
-
Sopravvivere alla propaganda. La guerra al pensiero nell’Europa bellicista
-
Commenti recenti
- Armiamoci e partite. Sulla mediocre pedagogia della «necessità storica di difendere l’Europa» – Le parole e le cose² su Sopravvivere alla propaganda. La guerra al pensiero nell’Europa bellicista[…] o metaforico – a un kit di sopravvivenza all’invasione militare. Sto parlando ovviamente del…
- Matteo Zenoni su Sgamare stanca (e forse non serve)Ho letto con attenzione l’articolo e ho apprezzato l’approfondita indagine che ha compiuto, in senso…
- LUCIA MATERGI su Il realismo obliquo nel romanzo italiano degli anni Trenta. Per lo studio di una contraddizione narrativa. Michela Rossi Sebastiano dialoga con Federico Masci e Niccolò AmeliiLa panoramica delineata è molto efficace per disegnare un quadro poco indagato e necessario, invece,…
- Gabriele Piras su Storia di un impiegato. Il ’68 di Fabrizio de Andrédi tutto ciò che ho letto, con affanno, di De Andrè per capire come mai,…
- Eros Barone su Si vis pacem para bellum? Sulla manifestazione del 15 marzoL’iniziativa militare della Russia di Putin e l’iniziativa politica degli Stati Uniti di Trump dimostrano…
Colophon
Direttore
Romano Luperini
Redazione
Antonella Amato, Emanuela Bandini, Alberto Bertino, Linda Cavadini, Gabriele Cingolani, Roberto Contu, Daniele Lo Vetere, Morena Marsilio, Luisa Mirone, Stefano Rossetti, Katia Trombetta, Emanuele Zinato
Caporedattore
Roberto Contu
Editore
G.B. Palumbo Editore
Lascia un commento