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diretto da Romano Luperini

Leopardi gamificato. Dialogo di un dirigente scolastico e di una docente di italiano sul 4.0

                                             Alle studentesse e agli studenti del corso di didattica della letteratura 2022-23

Docente: sono venuta chiederle, in via informale, se si intravede qualche possibilità che sia di nuovo finanziato quel progetto teatrale che abbiamo interrotto qualche anno fa perché troppo costoso. Si ricorda: quella cooperativa di giovani attori attivi sul territorio che, con i nostri ragazzi, metteva in scena in forma di dialogo grandi testi letterari. Dopo Shakespeare, Machiavelli e Galileo sarebbe toccato alle Operette di Leopardi. I ragazzi imparavano a far loro la parola del testo e la mettevano in scena. Lo attendevamo con gioia: ma in Collegio è stato bocciato perché troppo caro.  In effetti ci volevano duemila e cinquecento euro…

Dirigente: ho poco tempo. Perché sto coordinando il team di docenti che mi supporta notte e giorno per la gestione delle voci di spesa per gli investimenti in tecnologia del Piano Scuola 4.0. Bisogna fare in fretta: sono trecentomila euro da spendere in breve. Aspetto a momenti qui nel mio ufficio i Sales Agent di tre aziende che offrono alle scuole pacchetti di didattica informatica e che, per fortuna, verranno anche al Collegio per chiarire le idee ai docenti e illustrare le risorse nel campo della gamification dei contenuti. I suoi colleghi, specie quelli più pigri e più conservatori, pensavano di limitarsi a cambiare i pc dell’aula di educazione linguistica. Non hanno capito cosa c’è in ballo con il Piano Ripresa e Resilienza.

Docente: Ecco, appunto. Pensavo che si potesse trovare il modo di ricavare qualche euro da quei trecentomila per riprendere il lavoro con la cooperativa teatrale. Penso alle materie umanistiche come a delle specie “resilienti” da proteggere, nella loro biodiversità. Perché, dobbiamo riconoscere, Preside, che qualche valore formativo forse ce l’hanno ancora…

Dirigente: il guaio è che lei pensa troppo e fa poco. Come tutti quelli del dipartimento di Lettere, del resto,  che si tirano sempre indietro quando si tratta di  innovazione.  Finora vi siete preoccupati troppo di ideologie astratte. Ora bisogna saper stare nel mondo. Invece di guardare al passato, aprite gli occhi sul presente: abbiamo davanti la generazione dei tiktoker, c’è l’Intelligenza Artificiale e il mondo è cambiato. Si adegui, una buona volta. E accolga l’opportunità del 4.0. Inventi i modi di fare didattica della sua disciplina con i nuovi format.

(La bidella annuncia i tre rappresentanti di commercio delle tre aziende informatiche, che entrano)

Sales Agent 1: Buon

Sales Agent 2: Giorno

Sales Agent 3: Preside!

Dirigente: Buon giorno a voi! Cadete a fagiolo. Prima di iniziare la nostra riunione preliminare, e prima del Collegio, volete dare qualche dritta alla prof, qui, di Lettere, che vorrebbe utilizzare le nuove tecnologie per i contenuti di un suo vecchio laboratorio teatrale di letteratura?

Sales Agent 1: Ma certo!

Sales Agent 2: Ci dica quali sono i contenuti

Sales Agent 3: e gli obiettivi da gamificare.

Docente: I “contenuti” sarebbero alcune Operette morali di Leopardi. Da mettere in scena con le voci dei ragazzi. Si pensava a esempio al Dialogo di un folletto e di uno gnomo. I due personaggi fantastici sbeffeggiano la credenza dell’uomo che il mondo sia fatto a suo uso e consumo e dunque sia di sua proprietà. Lo gnomo racconta al folletto di esser stato incaricato di scoprire che fine abbiano fatto gli uomini, e il folletto gli spiega che si sono estinti, in parte facendosi guerre a vicenda, in parte nuocendo contro la natura e rovinandosi l’esistenza. Gli “obiettivi” riguarderebbero l’arricchimento linguistico degli studenti grazie all’ironia di Leopardi, e la sua attualizzazione, con la capacità di guardare in modo problematico a certe ideologie semplificatrici del presente, come a esempio la cieca fiducia nell’innovazione e nel progresso tecnologico e finanziario in tempi di guerre mondiali e di crisi climatiche…

Sales Agent 1: Mi sembrano, in tutta sincerità, contenuti molto strampalati e poco utili a formare i giovani d’oggi e, anche, se posso,  poco sensibili alla nostra tecnopedagogia d’azienda…

Sales Agent 2: … basata su un solido profilo motivazionale. E inclusivo.

Sales Agent 3: Tuttavia (rivolto al Dirigente) noi siamo in grado di gamificare qualunque contenuto.

Dirigente: Ecco. Provate a spiegare in due parole qui alla nostra come si potrebbe fare…

Sales Agent 1: In un mondo sempre più digitale

Sales Agent 2: si possono trasformare quei contenuti

Sales Agent 2: in attività interattive e più coinvolgenti per i giovani.

Sales Agent 1: Si può trasformare, a esempio, in un memetelling la storia dello gnomo e del folletto

Sales Agent 2: utilizzando tutte le risorse della rete. Come a esempio le immagini e i video virali di folletti, elfi o dei sette nani oppure di Sherek. Mai vista la saga di Leprechaun? Il leprecano maligno? E i goblin? E i troll? E i puffi?

Sales Agent 3: E questo mi creda lo sanno fare i ragazzi meglio dei loro insegnanti, pescando liberamente in rete

Sales Agent 1: Restituendo i contenuti in modo creativo e originale

Sales Agent 2: Usando a esempio attivamente in aula gli smartphone

Sales Agent 3: che divengono finalmente una risorsa.

Sales Agent 1: Gli obiettivi “aumentati” in questo caso sono le competenze trasversali

Sales Agent 2: E quelle laterali

Sales Agent 3: E anche la creatività digitale

Tutti e tre in coro: Insomma, imparare giocando! Il nostro Memetelling consiste nelle strategie semplici per valorizzare i meme in ogni disciplina!

Sales Agent 1: Se mi permette professoressa, eviterei nella proposta digitale però il finale chiuso.

Sales Agent 2: Meglio la fluidità, l’apertura, il gioco interattivo: è provato dalle neuroscienze che, come finali, sono più motivanti. Creano empatia.

Sales Agent 3:   L’umanità più che estinta potrebbe essere in pericolo (che so, un meteorite? Una pandemia?)

Tutti e tre in coro: magari in Escape Room gli studenti potranno ipotizzare le loro soluzioni al problema. Sul modello dei grandi sognatori odierni: Space X, il turismo spaziale. Passando dal Leopardi di due secoli fa ai Bezos e ai Musk , veri poeti del nostro tempo. Coinvolgendo insomma l’ingegneria spaziale, la Tesla, l. A. e il Chip Neuralink. I talenti giovanili hanno bisogno di soluzioni e noi dobbiamo farli sognare!

Dirigente: Grazie signori. Visto professoressa?   Si è convinta che il vecchio laboratorio teatrale è ormai obsoleto?

Docente: Assolutamente. Evviva Leopardi gamificato. Meno pessimista. Più motivante. Evviva le magnifiche sorti e progressive del 4.0!

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