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laletteraturaenoi.it

diretto da Romano Luperini

alfabeto 20110918 0349

Alfabeto delle letture

 Forniamo di seguito un  piccolo “alfabeto” di letture integrali da proporre in classe al biennio e al triennio delle superiori.

A come Animali

Doris Lessing, Gatti molto speciali, Feltrinelli, Milano 2013 Per il biennio

Nella vita di Doris Lessing (1919-2013), premio Nobel per la letteratura, i gatti hanno svoltoun ruolo molto importante. In questo libro la scrittrice ci racconta dei gatti che ha avuto: di ognuno descrive carattere, abitudini, piccole e grandi esperienze. E attraverso i suoi gatti racconta se stessa.

A come Amore

Haruki Murakami, 1Q84, Einaudi, Torino 2011 Per il triennio

Un taxi intrappolato nel traffico della tangenziale di Tokyo. Un autista, una passeggera, musica di sottofondo. Apparentemente niente di più ordinario, banale … eppure… eppure il taxi è straordinariamente silenzioso, l’ingorgo è inusuale, a quell’ora, su quella strada…. Inizia così imprimo libro della la trilogia 1Q84 di Haruki Murakami, che racconta una grande storia d’amore sospesa tra realtà e sogno.

B come Barriere

Arundhati Roy, Il dio delle piccole cose, Guanda, Milano 2004 Per il triennio

Il dio delle piccole cose (1997) della scrittrice indiana Arundahti Roy (nata nel 1961) è un libro sulle barriere sociali, culturali, di genere, di casta che condizionano la vita di Ammu, una donna divor­ziata, quindi senza status nell’India meridionale degli anni Sessanta, che avvia una relazione assolutamente proibita con un “intoccabile”. Velutha è il “dio delle piccole cose”, un paria, un umile falegname che vive in una baracca sulle rive del fiume. La scelta di Ammu di assecondare questa passione innesca una catena di eventi tragici…

 B come Biblioteca

Umberto Eco, Il nome della rosa, Bompiani, Milano 1988 Per il triennio

La biblioteca, il complotto, il labirinto: questi temi assumono una rilevanza centrale già nel romanzo Il nome della rosa di Umberto Eco, che è insieme una detective story e un romanzo neostorico. La forza del romanzo sta nella sua capacità di piacere sia ad un pubblico colto sia ai lettori comuni. Infatti è attraversato da una fitta trama di riferimenti alti (vicenda, fatti, personaggi sono frutto di echi letterari, citazioni, rifacimenti), ma al tempo stesso è un bestseller che conquista il grande pubblico utilizzando i colpi di scena  e le strategie del genere giallo. Come nel più classico dei gialli di Sherlock Holmes e Watson, anche qui l’indagine è affidata ad una coppia di personaggi formata da un investigatore estremamente razionale, Guglielmo di Baskerville, che basa la sua analisi sulla forza delle deduzioni logiche, e da un aiutante, il giovane Adso, che ammira il detective e ne racconta le imprese al lettore. Il fascino del romanzo di Eco deriva anche dalla sua ambientazione in un Medioevo fosco: tutta la vicenda si svolge in un abbazia che ha il suo cuore in una biblioteca enigmatica e labirintica, una sorta di “magazzino” del sapere universale  che racchiude libri “proibiti” e misteriosi, ma anche una metafora del mondo e della impossibilità di comprenderne il significato ultimo.

B come Bullismo

Annika Thor, Obbligo o verità?, Feltrinelli, Milano 2007 Per il biennio

A raccontare questa storia è una ragazzina di dodici anni, Nora, che vive con la madre divorziata e i due fratelli. I ricordi e le emozioni di Nora ruotano intorno ad un evento preciso, di cui il lettore viene a conoscenza per gradi: un episodio di bullismo al femminile ai danni della bruttina del gruppo, Karin, che si verifica durante una festa organizzata dalla ex migliore amica di Nora, Sabina. Obbligo o verità è il racconto di un’amicizia tradita e delle dinamiche crudeli del gruppo, e ci ricorda la fatica e le difficoltà di crescere.

C come Città

Italo Calvino, Le città invisibili, Mondadori, Milano, 2002 Per il triennio

Nel 1972 Italo Calvino pubblica Le città invisibili. Marco Polo riferisce a Kublai Khan di aver visitato città e luoghi incredibili: 55 paragrafi del libro contengono 55 descrizioni di città, ciascuna delle quali acquista un valore emblematico. Nel loro insieme i singoli paragrafi sono i tasselli di un’unica narrazione sulla città intesa come spazio simbolico della cultura che si contrappone allo spazio della natura.

C come Crescere

Niccolò Ammaniti, Io non ho paura, Einaudi, Torino 2001 Per il biennio

Questo romanzo mette in scena il percorso di crescita di un ragazzino, Michele, punteggiato da incontri e scoperte. Michele ha dieci anni e vive in un minuscolo paese della Basilicata, circondato da campi di grano. Nelle sue scorribande in bicicletta per la campagna assolata Michele trova un bambino della sua stessa età imprigionato in un rifugio sotterraneo, nei pressi di una casa diroccata. Il bambino è “strano”, “diverso”: ha fattezze bionde e gentili, e nelle sue parole risuona una sconosciuta inflessione settentrionale. Si chiama Filippo ed è prostrato dalla lunga detenzione. Dopo lo spavento e la diffidenza iniziale, Michele decide di prendersi cura di lui. I due diventano grandi amici. Una sera la televisione trasmette un appello dei ricchi genitori di Filippo diretto ai rapitori; così Michele intuisce la verità che fino a quel momento gli è sfuggita: il bambino è stato rapito. Il mondo degli adulti gli si svela in tutta la sua crudeltà…

D come Donne

Alice Munro, Segreti svelati, Einaudi, Torino 2008 Per il triennio

Alice Munro è la più importante scrittrice canadese contemporanea ed eccelle nel racconto. «Il racconto non è una strada che ci si mette a percorrere, è una casa», ha scritto l’autrice, «ci entri e ci rimani un po’, andando avanti e indietro e sistemandoti dove ti pare, scoprendo i rapporti tra camere e corridoio, e come il mondo esterno viene alterato se lo si guarda da queste finestre». Nei racconti della raccolta Segreti svelati, tramati di una delicata ironia, le vite apparentemente ordinarie di otto donne diverse nascondono però passioni segrete e sentimenti insondabili.

E come Ecologia

Wisłava Szymborska, Attimo (2002), in La gioia di scrivere, Adelphi, Milano 2009 Per il triennio

Wisłava Szymborska (1923-2012) è una delle più grandi poetesse dei nostri tempi. Nata a Cracovia, arriva al successo letterario con la terza raccolta, Appello allo Yeti (1957), cui ne seguono molte altre. Tra queste Attimo del 2002, i cui testi colloquiali e ironici riflettono sulla provvisorietà della condizione umana e, al tempo stesso, sono animati da uno stupore gioioso per il mondo, che spesso ospita una meditazione sul rapporto fra letteratura e ambiente (umano e fisico). In una di queste poesie, Il silenzio delle piante, c’è un uomo che guarda incuriosito le varie specie vegetali e cerca di stabilire un dialogo; ma «parlare con loro è necessario e impossibile. / Urgente in questa vita frettolosa / e rimandato a mai»

F come Fantasmi

Tony Morrison, Amatissima, Sperling & Kupfer, Milano 2013 Per il triennio

Toni Morrison (Lorain, 1931) è la più importante scrittrice statunitense afroamericana. Il suo romanzo Amatissima del 1985 è ormai considerato un “classico” della letteratura contemporanea. La storia di Amatissima prende le mosse da un terribile antefatto, che affiora per frammenti. Sethe, una schiava nera fuggita dal Kentucky al Tennessee all’epoca della guerra di Secessione, riesce a portare in salvo i suoi figli: due maschi, una bambina ancora senza nome e una neonata, Denver, partorita durante la fuga. Quando i cacciatori di schiavi li trovano e tentano di ricondurli indietro, Sethe decide di uccidere i suoi bambini. Ha però soltanto il tempo di uccidere la bambina senza nome: da questo momento il fantasma della figlia “amatissima” (Beloved) infesta la sua casa. Il romanzo è attraversato dal conflitto tra reale e fantastico, tra madri e figli, tra neri e bianchi, tra vita e morte, tra libertà e schiavitù, tra spirito e corpo, tra scrittura e oralità. Tutte queste antitesi sono poi riconducibili ad una sorta di contraddizione originale: il fantasma di Beloved è l’immagine vivente di un passato che non muore; la sua pena è la stessa del popolo africano portato in America dalle navi negriere e ridotto in schiavitù per secoli. A questi «sessanta milioni o più» di schiavi è dedicato il libro.

F come Fratelli

Roddy Doyle, Non solo a Natale, Guanda, Parma 2012 Per il biennio

Jimmy e Danny sono due fratelli inseparabili, tanto simili da sembrare a tutti gemelli. Eppure la vita li ha divisi. Fino a quando, a venti anni di distanza dal loro ultimo incontro, si ritrovano oramai adulti in un pub irlandese. Cosa li ha divisi? Faranno finalmente pace con il passato? Il lettore scoprirà la loro storia pagina dopo pagina ripercorrendo i 18 brevi capitoli di questo romanzo di Roddy Doyle, uno dei più brillanti scrittori irlandesi di oggi.

G come Giallo

Andrea Camilleri, La piramide di fango, Sellerio, Palermo 2014 Per il biennio e per il triennio

Lo scrittore siciliano Andrea Camilleri è uno degli autori italiani di maggior successo. In La piramide di fango (2014) il commissario siciliano Salvo Montalbano è chiamato a risolvere un delitto: a Vigàta, durante un temporale notturno, viene ucciso un uomo, Giugiù Nicotra, ritrovato in un cantiere edile. E tra il fango che tutto sommerge iniziano lentamente le indagini di Montalbano che insieme al fedele agente Fazio cerca di fare luce nel mondo spesso corrotto dell’edilizia e delle costruzioni abusive, nel quale il «fango» può finire con il sommergere qualsiasi cosa. In quest’opera il commissario di Montalbano deve fare i conti con la presenza della mafia in terra siciliana e con il sistema clientelare, con il quale il protagonista è costretto a scendere a patti per proseguire nell’indagine.

G come Guerra

Svetlana Aleksievič, Ragazzi di zinco, E/O, Roma 2003  Per il triennio

I “ragazzi di zinco” ai quali Svetlana Aleksievič dedica il suo libro sono i giovani caduti nella guerra com­battuta dall’Armata Rossa in Afghanistan dal 1979 al 1989: i loro corpi sono stati rimpatriati in casse di zinco e sepolti di nascosto. La scrittrice raccoglie le voci che si levano intorno a questa «guerra crimi­nale tenuta nascosta per dieci anni al proprio popolo»: voci di giovani coscritti, voci di volontarie, voci, soprattutto, di madri disperate e coraggiose.

H come Hobbit

John R.R. Tolkien, Lo Hobbit, Bompiani, Milano 2012 Per il biennio

Pubblicato per la prima volta nel 1937, Lo Hobbit è l’antefatto del Signore degli Anelli, la grande saga fantasy di Tolkien. La placida esistenza dello hobbit Bilbo Baggins viene sconvolta quando il mago Gandalf e tredici nani agguerriti si presentano alla sua porta, trascinandolo in una pericolosa avventura. Lo scopo è la riconquista del tesoro dei nani, di cui si è impadronito Smaug, un gigantesco e terribile drago. A malincuore Bilbo si imbarca nell’impresa che gli cambierà per sempre la vita.

I come Identità

Igiaba Scego, Salsicce, in AA.VV., Pecore nere. Racconti, Editori Laterza, Roma-Bari, 2005 Per il biennio e per il triennio

«Più somala? Più italiana? Forse 3/4 somala e 1/4 italiana? O forse è vero tutto il contrario? No so rispondere! […] Credo di essere una donna senza identità. O meglio con più identità». Il tema del racconto Salsicce di Igiaba Scego è quello della ricerca dell’identità. Anzi, del rifiuto di una identità definita e univoca. Salsicce fa parte della raccolta Pecore nere, in cui sono riuniti racconti di scrittrici di colore definite «immigrate di seconda generazione». La protagonista è una giovane somala che è nata e vive a Roma. Sentendosi tradita dalle nuove leggi sull’immigrazione, che prevedono la registrazione delle impronte digitali di ogni straniero che rinnova o chiede il permesso di soggiorno, la ragazza compra alla vigilia di Ferragosto ben cinque chili di salsicce. Non sa che farne, però, né sa come cucinarle, dato che la sua fede musulmana le vieta il consumo di maiale. Non importa: è pronta a peccare per dimostrare, in modo del tutto originale, la sua “italianità” e affermare con forza la sua identità, sfaccettata e plurale.

I come Indagine

Mark Haddon, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, Einaudi, Torino 2003 Per il biennio

Mark Haddon è uno scrittore inglese, autore per lo più di libri per ragazzi, che ha raggiunto il successo con il suo terzo romanzo, Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte, pubblicato nel 2003. Protagonista e narratore di questa vicenda, che si colloca a metà tra detective-story e romanzo di formazione, è Cristopher, un ragazzino affetto da autismo, con straordinarie capacità logico-matematiche, che vive chiuso nella gabbia delle sue ossessioni, fino a quando non trova il cane della sua vicina trafitto da un forcone. Allora, convinto di essersi imbattuto in un vero mistero, decide di condurre un’indagine e, per farlo, è costretto a uscire dall’isolamento, a mescolarsi agli altri, a vivere.

I come Impegno

Antonio Tabucchi, Sostiene Pereira, Feltrinelli, Milano 1994 Per il biennio e per il triennio

Nel romanzo Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi il protagonista, responsabile della pagina culturale del «Li­sboa» di Lisbona, è testimone di un fatto che gli sconvolge la vita. Siamo nell’agosto del 1938 e il paese è oppresso dalla dittatura di Salazar: la polizia del regime irrompe nella casa del dottor Pereira e uccide il giovane giornalista Monteiro Rossi.  Pereira, spinto da un coraggio che non sapeva di avere, decide di de­nunciare l’accaduto. Il suo senso etico gli impone una scelta. Allora agisce. Sostiene Pereira è un libro che sottolinea l’importanza della partecipazione, rilanciando l’idea alta della politica come cura della vita e degli affari comuni.

I come Italiano

Jhumpa Lahiri, In altre parole, Guanda, Parma 2015  Per il biennio e per il triennio

In altre parole (2015) è frutto del «colpo di fulmine»: la scrittrice Jhumpa Lahiri parla della sua «folle infatuazione» per la lingua italiana, tanto da lasciar perdere l’inglese, con il quale aveva composto romanzi di grande successo negli Stati Uniti, per reinventarsi come scrittrice in italiano. Il libro si colloca a metà strada tra il genere del saggio e quello della memorialistica. Ma In altre parole è anche un’opera narrativa alla quale l’autrice affida i propri ricordi rielaborandoli.

L come Lavoro

Andrea Bajani, Tanto si doveva, in AA.VV., Lavoro da morire. Racconti di un’Italia sfruttata, Einaudi, Torino 2009 Per il biennio e per il triennio

«Tanto si doveva» è la formula di commiato scritta in calce alla perizia di un caso di morte sul lavoro: un «operaio imbianchino» è rimasto folgorato mentre, salito con un «ragno» a nove metri da terra, stava tagliando i rami di alcuni alberi. Andrea Bajani descrive il mondo del lavoro denunciando il fenomeno delle cosiddette “morti bianche”. E la denuncia è tanto più forte perché l’autore non pronuncia un esplicito atto d’accusa: si limita a riferire i fatti citando «le parole sterilizzate» di perizie e dispacci, ma alludendo continuamente a ciò che resta escluso (emozioni, indignazione, dolore) da questo tipo di documenti.

L come Libertà

Abraham B. Yehoshua, La sposa liberata, Einaudi, Torino 2006 Per il triennio

La sposa liberata del 2001 racconta la vicenda di una famiglia di Haifa: il marito, Rivlin, è professore di storia mediorientale; la moglie, Haghit, è magistrato. La loro esistenza è sconvolta dal fallimento del matrimonio del figlio Ofer, abbandonato dalla moglie Galia senza un motivo apparente. Rivlin si impegna così in due importanti ricerche: una sul fronte familiare, per indagare i motivi del divorzio del figlio, l’altra sul fronte storico, per entrare a contatto con l’identità araba. Il protagonista del libro incarna i desideri di libertà e di pacifica convivenza di Yehoshua. Ecco infatti che cosa sostiene Rivlin: «Capirai […] che non è disprezzo o condiscendenza ciò che cogli nella mia voce quando parlo con gli arabi, così come sostieni talvolta, ma libertà. La libertà di un uomo che non prova alcun senso di superiorità, ma nemmeno ipocriti sensi di colpa. È l’intimità semplice e calorosa che uno studioso intrattiene con l’oggetto dei suoi studi».

M come Magia

Michela Murgia, Accabadora, Einaudi, Torino 2014  Per il triennio

Accabadora è un’opera ambientata nella Sardegna degli anni Cinquanta del Novecento, in uno spazio e in un tempo dominato da credenze magiche, usanze arcaiche, elementi di superstizione combinati con elementi sacri. Nel folklore sardo la «femina accabadora» è la donna che porta la morte agli anziani gravemente malati, procurando loro quella che oggi chiamiamo eutanasia. Protagonista della vicenda raccontata dalla Murgia è proprio una «accabadora» che decide di adottare una bambina sfidando le convenzioni sociali del tempo.

M come Matematica Per il triennio

David Foster Wallace, Tutto e di più. storia compatta dell’∞, Codice Edizioni, Torino 2005

«Il vostro autore è un tizio con un interesse amatoriale di livello medio-alto per la matematica e i sistemi formali. Ha sempre detestato (con gli scarsi risultati che ne conseguono) qualsiasi corso di matematica seguito nel corso della sua vita, con una sola eccezione, peraltro estranea al suo curriculum universitario: un corso tenuto da uno di quei rari specialisti che sanno dare vita e necessità ai concetti astratti, che quando tengono una lezione parlano veramente con te e di cui tutto quanto vi è di buono in questo libro e una pallida e benintenzionata imitazione». David Foster Wallace, nato nel 1962 e morto suicida nel 2008, è stato uno dei più brillanti scrittori statunitensi della sua generazione. Nel saggio Tutto e di più spiega il concetto di infinito matematico, mescolando divulgazione, comicità, realismo, riflessione filosofica in una narrazione avventurosa che attraversa, con una scrittura semplice e avvolgente, le aporie vertiginose della matematica e le contraddizioni della nostra stessa esistenza.

M come Mito

Christa Wolf, Medea. Voci, E/O, Roma 1996. Per il triennio

Christa Wolf (1929- 2011), nel romanzo Medea (1996), rilegge la vita dell’eroina greca sotto una luce del tutto nuova, sollecitata dalla storia del suo paese e dell’Europa a interrogare, in quanto donna, quella lontana figura femminile. Medea è fra i personaggi più complessi della mitologia greca, ma la Wolf non crede alla versione della sua vicenda tramandata dal mito «perché una donna proveniente da una cultura matriarcale non avrebbe mai ucciso i suoi figli». Dunque reinterpreta il personaggio di Medea. Questa rilettura è affidata all’alternarsi delle «voci» dei personaggi che a turno prendono la parola in una successione di monologhi, fino all’ultimo brevissimo capitolo, in cui Medea stessa, a distanza di anni dai fatti, commenta incredula le voci infamanti che circolano su di lei: «Cosa vanno dicendo. Che io, Medea, avrei ammazzato i miei figli. Che io, Medea, mi sarei voluta vendicare dell’infedele Giasone. Chi potrebbe mai crederci…?».

M come Musica

Nick Horbny, Alta fedeltà, Guanda, Parma 1999 Per il biennio

Il protagonista di questo libro, Rob, è un patito di musica e fa un lavoro che oggi quasi non esiste più: possiede un negozio di dischi. Rob è intelligente e ironico ma anche confuso e infantile, ed è stato appena piantato dalla sua fidanzata Laura, ben più matura di lui. Ora ripercorre la sua vita sentimentale, stilando la classifica delle “cinque più memorabili fregature di tutti i tempi” (che ovviamente coincidono con altrettante donne che lo hanno lasciato), ognuna delle quali nella sua memoria si lega ad una precisa colonna sonora. Il primo bacio, il primo amore, il primo disco comprato: l’estasi delle sue “prime volte” si mescola alla tristezza della perdita. E Rob capisce che è arrivato il momento di diventare grande e di lottare per conquistare l’amore.

N come Natura

Alessandra Sarchi, Violazione, Einaudi, Torino 2012 Per il triennio

Violazione (2012) è il primo romanzo dell’emiliana Alessandra Sarchi, nata nel 1971. Nel libro si intrecciano tre linee narrative che confluiscono progressivamente in un’unica storia. Il tema principale del romanzo è il rapporto tra uomo e natura. Leggiamo in proposito un passo di un’intervista rilasciata dalla scrittrice: «La maggior parte dei personaggi di Violazione potrebbe essere letta come una declinazione particolare di quello che in termini generici chiamiamo natura». Il romanzo racconta infatti una triste vicenda di deturpazione del paesaggio e di dissesto idrogeologico ambientata nella campagna emiliana, simbolo da sempre di efficienza produttiva e di rispetto delle regole. Sarchi si pone così in prima linea nella denuncia della “violazione” edilizia e ambientale della sua terra di origine.

O come Odissea

Fabio Geda, Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari, Baldini Castoldi Dalai, Torino 2013 Per il biennio

Un bambino afgano, Enaiatollah Akbari, viene lasciato solo in Pakistan dalla madre, che, con un tragico atto d’amore, decide di allontanarlo dal pericolo e regalargli una possibilità di vita. Inizia così il suo lungo viaggio: una vera odissea moderna che conduce il protagonista tra Pakistan, Iran, Grecia, Turchia, fino all’Italia, alla disperata ricerca di un posto dove cominciare finalmente a vivere come un bambino. Questa è la storia vera di Enaiat raccontata da Fabio Geda con sorvegliata discrezione, dando voce ad una narrazione insieme tragica e ironica, violenta e fiabesca, che ci parla del percorso di crescita di un piccolo Ulisse dei nostri tempi e insieme delle terribili contraddizioni del presente.

O come Oriente e Occidente

Salman Rushdie, Est, Ovest, Mondadori, Milano 1997 Per il triennio

La raccolta di racconti Est, Ovest (1994) di Salman Rushdie costituisce un tentativo di conciliare due mondi e due culture, Oriente e Occidente. L’opera è divisa in tre sezioni. Nelle storie della prima parte, intitolata Est, l’Oriente guarda all’Occidente come a una possibilità di salvezza; i modelli dell’efficienza, del benessere materiale, del progresso tecnologico, incarnati dall’Europa, sono però banalizzati e ridotti alle forme stereotipate dei sogni. Nei racconti della seconda parte, intitolata Ovest, l’Occidente sembra cercare nel fascino dell’ignoto e dell’Oriente una risposta alla lacerante crisi di valori e al suo bisogno di verità. Nella terza parte, intitolata Est, Ovest è chiaro lo sforzo di una sintesi, resa necessaria dall’impossibilità dei protagonisti di operare delle scelte.

P come Padre

Cormac McCarthy, La strada, Einaudi, Torino 2007 Per il biennio e per il triennio

Nel romanzo La strada (2007) McCarthy rappresenta un futuro di distruzione ancora abitato da un’esile speranza. Protagonisti di questo breve romanzo, che ha la forza di una parabola sulla resistenza dell’umano in un mondo disumano, sono un padre e un figlio che compiono un viaggio verso sud, alla ricerca di una possibile salvezza. Così avanzano in un paesaggio plumbeo e apocalittico, dove i fiumi sono prosciugati, il cielo e la terra sono grigi di cenere, gli uomini sono ridotti a bruti in lotta per la sopravvivenza. Qui la scrittura di McCarty si assesta su una misura ferma e netta, scandita dalle ripetizioni, che danno alla sua prosa una cadenza epico-lirica.

P come Passato

Elena Ferrante, L’amore molesto, E/O, Roma 1992 Per il biennio e per il triennio

Scavare nel passato, andare alla ricerca di spie e di piccoli indizi che possano gettare luce sulla storia della propria famiglia e sulle scelte della madre: è questo l’obiettivo di Delia, la protagonista del romanzo L’amore molesto di Elena Ferrante. Delia deve riuscire a raccontarsi una storia, metterla in ordine. Ci prova e nel farlo capisce che, se riuscirà a ricostruire il passato, potrà vivere meglio il presente.

P come Pettegolezzo

Simonetta Agnello Hornby, La Menuulara, Feltrinelli, Milano 2004 Per il biennio e per il triennio

Il pettegolezzo e il «fraintendimento» sono le micce che mettono in moto la vicenda raccontata da Simonetta Agnello Hornby nel suo primo romanzo, La Menuulara. Il 23 settembre 1963 muore Maria Rosalia Inzerillo, detta nel paese siciliano in cui vive la Mennulara, perché da bambina era abilissima a raccogliere le mandorle. Domestica della famiglia Alfallipe e amministratrice del suo patrimonio, la Mennulara è un mistero per la popolazione del paese. Tutti spettegolano della ricchezza enorme che avrebbe accumulato, favoleggiano di oscure relazioni con la mafia locale. Tutti ne parlano, ma nessuno sa. Il romanzo, intersecando tempi diversi, ricostruisce la storia di questa donna d’eccezione.

P come Precariato

Aldo Nove, Mi chiamo Roberta, ho 40 anni e guadagno 250 euro al mese, Einaudi, Torino 2006 Per il biennio e per il triennio

In Mi chiamo Roberta, ho quarant’anni e guadagno 250 euro al mese Aldo Nove raccoglie le storie di giovani lavoratori precari che faticano a raggiungere una piena autonomia economica. In questo libro-inchiesta la presenza dell’autore rimane discreta per lasciare in primo piano le storie degli intervistati. E tuttavia le domande che egli rivolge ai suoi interlocutori determinano il taglio critico del contenuto, componendo un mosaico tenuto insieme da un’unica cornice: la condizione di precarietà che trapassa dal lavoro alle singole esistenze.

R come Razzismo

Harper Lee, Il buio oltre la siepe, Feltrinelli, Milano 2016 Per il biennio

Il buio oltre la siepe (il cui titolo originale è To Kill a Mockingbird, “Uccidere un usignolo”) è un romanzo della scrittrice americana Harper Lee. Uscito nel 1960, il libro racconta le vicende che si consumano tra il 1932 e il 1935 in un’immaginaria cittadina dell’Alabama, Maycomb. In questo piccolo paese un lavoratore di colore, Tom Robinson, viene ingiustamente accusato di violenza sessuale nei confronti di una ragazza bianca. Per il processo viene scelto come avvocato d’ufficio Atticus Finch, padre di Jem e di Scout, protagonista e narratrice del romanzo. Il tema principale è il razzismo. A Maycomb l’odio sembra trionfare. Eppure il romanzo vuole essere un inno al rispetto reciproco: un altro mondo è possibile; un mondo di eguaglianza e di pari diritti. E saranno gli uomini come Atticus Finch e i suoi figli (ma anche altri personaggi minori del romanzo) a costruirlo, per il beneficio di tutti.

R come Ricerca

Jonathan Safran Foer, Molto forte, incredibilmente vicino, Guanda, Milano, 2007 Per il biennio e per il triennio

Molto forte, incredibilmente vicino (2005) è uno dei primi romanzi ad affrontare la tragedia dell’11 settembre. La storia di Oskar Schell, un bambino di nove anni che ha perso il padre nel crollo delle Torri gemelle, si intreccia con quella dei suoi nonni, ebrei sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti, ed è l’occasione per riflettere su argomenti universali come la perdita delle persone care e la difficoltà nel superare eventi traumatici (sia Oskar che suo nonno hanno gravi difficoltà a relazionarsi con gli altri e a ad affrontare il mondo esterno). Tra le cose del padre, Oskar trova una busta col nome Black e una chiave: inizia così la sua lunga ricerca del misterioso signor Black per le vie di New York. Questo itinerario di ricerca è punteggiato di incontri: alla fine il protagonista riuscirà a risolvere il “mistero” ma soprattutto elaborerà il lutto e si riaprirà alla vita.

S come Shoah

Art Spiegelman, Maus, Einaudi, Torino 2010 Per il biennio e per il triennio

Maus è il titolo di un graphic novel del disegnatore americano Art Spiegelman, pubblicato in due parti nel 1986 e nel 1991. Maus (che vuol dire ‘topo’ in tedesco) narra la storia di Vladek e Ania, due giovani ebrei polacchi che allo scoppio della seconda guerra mondiale vengono prima perseguitati dai nazisti in quanto ebrei e costretti a vivere in clandestinità, e poi, una volta scoperti, reclusi nel campo di concentramento di Auschwitz. Lo sfondo storico è assolutamente realistico e la vicenda, in parte, autobiografica (Vladek è il nome del padre di Art Spiegelman, sopravvissuto ai campi di sterminio), ma il racconto della Shoah è trattato qui in modo assolutamente non convenzionale: i protagonisti della storia non sono esseri umani ma topi (gli ebrei), gatti (i tedeschi), maiali (i polacchi) e cani (gli americani).

S come Solitudine

Pier Vittorio Tondelli, Camere separate, Bompiani, Milano 1989 Per il triennio

Camere separate racconta la storia di Leo, uno scrittore omosessuale che perde il proprio compagno, Thomas. Attraverso l’elaborazione del lutto, che implica anche un’interrogazione profonda delle ragioni più autentiche dell’amore e della scrittura, Leo giunge a quella «conquista della solitudine» che Tondelli indica come il tema principale del libro.

S come Sogno americano

Philip Roth, Pastorale americana, Einaudi, Torino 2005 Per il triennio

In Pastorale Americana (1997) Philip Roth racconta la storia di Seymour Levov, un ebreo benestante, bello, biondo e atletico (chiamato per questo lo Svedese) che rappresenta il simbolo perfetto del sogno americano. Lo Svedese sembra predestinato ad una vita di successi professionali e di gioie familiari, fino a quando, una mattina del 1968, accade l’inatteso: l’amatissima figlia sedicenne, la timida e balbuziente Merry, fa scoppiare una bomba nell’emporio del paesino in cui vive la famiglia Levov, causando la morte di un medico. Merry subito dopo l’attentato scappa e si dà alla clandestinità. La vita di Seymour Levov cambia per sempre…

Sport

André Agassi, Open. La mia storia, Einaudi, Torino 2011 Per il biennio e per il triennio

Open di Agassi non è semplicemente l’autobiografia di un grande campione dello sport. è invece un romanzo coinvolgente che si interroga sui grandi temi dell’esistenza: si può amare teneramente un figlio e insieme rovinare la sua vita? si può alla stesso tempo amare e odiare il proprio padre? cosa ci rende felici? quali sono le ragioni dell’umana insoddisfazione? Perché a volte le vittorie hanno un gusto più amaro delle sconfitte? E perché, anche quando tutto sembra insensato, andiamo comunque avanti, spinti da un senso del dovere che ha qualcosa di gratuito? Tutte queste domande attraversano una narrazione vibrante che ripercorre in prima persona le cadute e le sorprendenti risalite di un ragazzo impegnato in una partita che non si gioca solo sul campo da tennis.

Terrorismo

Mohsin Hamid, Il fondamentalista riluttante, Einaudi, Torino 2008 Per il triennio

Il fondamentalista riluttante ha per protagonista un giovane pakistano, Changez, alle prese con un mondo sconvolto dalle paure e dai fantasmi del terrorismo. Inizialmente Changez lavora come analista finanziario in una importante società di New York ed è perfettamente integrato nel sistema di valori della civiltà occidentale. I tragici eventi dell’11 settembre, però, mettono in crisi la sua identità e lo inducono riconsiderare le sue scelte, tanto da riportarlo in Pakistan. La vicenda è raccontata in prima persona dal protagonista che, per tutta la durata della narrazione, si rivolge ad un enigmatico “tu”. La circostanza che mette in azione il racconto è segnata dall’eccezionalità, perché il misterioso ascoltatore è in realtà un agente segreto americano, inviato a Lahore per eliminare lo stesso Changez. Solo di fronte al suo probabile assassino, l’io narrante può finalmente dare un senso e un ordine alla sua storia.

T come Tracce

Carlo Lucarelli, Un giorno dopo l’altro, Einaudi, Torino 2000 Per il biennio e per il triennio

Un giorno dopo l’altro è il titolo di una triste canzone di Luigi Tenco che viene ascoltata incessantemente da uno dei personaggi principali dell’omonimo romanzo di  uno dei più brillanti giallasti italiani, Carlo Lucarelli. L’esistenza del giovane Alex, uno studente che lavora part time per un provider, la vita del poliziotto della mobile di Bologna Grazia Negro, e quella di un killer efferato di nome Vittorio sono accomunate da uno stesso fondo di malinconia e sono destinate ad intrecciarsi. Il poliziotto Grazia Negro è alla sua ricerca: passando in rassegna l’ennesima scena del crimine, trova una traccia minima ma rivelatrice…

U come Undici settembre Per il biennio

Tahar Ben Jelloun, L’islam spiegato ai nostri figli, Bompiani, Milano 2016

L’11 settembre 2001 gli Stati Uniti vengono colpiti da un attacco terroristico di matrice islamica. La paura che possa ripetersi è dilagante e attanaglia ogni occidentale: ogni arabo o praticante della religione musulmana diventa sospetto. Anche i bambini sono sottoposti alle immagini dell’attentato: nel libro L’islam spiegato ai nostri figli lo scrittore marocchino Tahar Ben Jelloun cerca di rispondere alle domande incalzanti della piccola figlia, convinta che «tutti i musulmani sono cattivi», smontando gli stereotipi e auspicando un pacifico incontro tra le culture.

V come Verità

Roberto Saviano, Gomorra, Mondadori, Milano 2006 Per il triennio

Gomorra è il romanzo-inchiesta in cui Roberto Saviano ha il coraggio di denunciare nomi e fatti della camorra, e per questo è stato più volte minacciato di morte e vive dal 2007 sotto scorta. La particolarità di questo libro sta nella forza della denuncia e nella mescolanza di generi diversi. Il romanzo si mescola con il reportage e con l’autobiografia: Saviano parla di sé e agisce nel testo come protagonista-testimone, che raccoglie le testimonianze aggirandosi in Vespa sui luoghi del crimine fra gigantesche discariche di rifiuti, fiumi di cemento, villaggi abusivi, quartieri e periferie degradati. Per Saviano infatti lo scrittore deve anzitutto dire la verità, e ciò significa assistere di persona, documentarsi sul posto, compromettersi, esporsi direttamente.

V come Viaggio

Ron Kubati, Va e non torna, Besa, Nardò (LE) 2000 Per il triennio

Il viaggio come mezzo per conquistare un’identità diversa: questo è il tema del romanzo  scritto in italiano dall’autore albanese Ron Kubati che qui racconta la storia di un giovane migrante che “va e non torna”, sfruttando la forza vitale tipica dell’età adolescenziale per operare un netto cambio di vita. Il romanzo si apre con i ricordi dell’infanzia del protagonista Elton, trascorsa in Albania: dai primi amori al momento dell’arresto del padre, vissuto con l’inconsapevolezza di un bambino. Ma già dal secondo capitolo ci troviamo in Italia, a Bari: il protagonista è ormai un universitario che si mantiene agli studi facendo da interprete e da traduttore per il tribunale. Al lavoro e allo studio in Italia si mescolano, in un continuo andirivieni tra presente e passato, le vicende personali e pubbliche vissute in Albania fino alla fuga rocambolesca alla volta dell’Italia.

Z come Zainetto

David Grossman, Qualcuno con cui correre, Mondadori, Milano 2016 Per il biennio

«Consegnò lo zaino grande stringendosi al petto quello piccolo. D’ora in poi sarebbe stato la sua casa»: inizia così il viaggio per Gerusalemme di Tamar in Qualcuno con cui correre di David Grossman. I protagonisti di questo romanzo di formazione sono Assaf, un ragazzo di sedici anni timido e imbranato, e appunto Tamar, una ragazza ribelle  e determinata, ma anche sola e fragile. Tamar è fuggita da casa per cercare il fratello tossicodipendente Shay. Assaf, seguendo un cane, Dinka, che deve riconsegnare al padrone smarrito, si ritrova sulle tracce di Tamar e, catturato dal mistero della ragazza di cui via via apprende la storia, decide di trovarla a tutti costi. Inizia così a “correre” con lei.


Fotografia: G. Biscardi,  Stazione di Santa Maria Novella, Firenze 2011.

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