Lingua e letteratura nella scuola secondaria di II grado, nuovi bisogni educativi e ridefinizione del canone
Lo scorso anno accademico si è costituito a Torino un gruppo di lavoro scuola/università. Il 22 ottobre 2015 il gruppo ha organizzato un convegno dal titolo Lingua e letteratura nella scuola secondaria di II grado, nuovi bisogni educativi e ridefinizione del canone. Anche LN ha sempre cercato di costruire dei ponti tra scuola e università, tra chi lavora nella prima e chi nella seconda. Ospitiamo perciò molto volentieri alcuni interventi di quel convegno. Oggi pubblichiamo una presentazione del gruppo di lavoro. Seguiranno, i prossimi lunedì, due delle relazioni tenute il 22 ottobre.
Il gruppo di lavoro Scuola/Università si è costituito a seguito dei Percorsi Abilitanti Speciali in materie letterarie e latino (classe di abilitazione A051) che si sono svolti nell’anno accademico 2013/2014 presso l’Università di Torino. Al termine del percorso di formazione, alcuni insegnanti e alcuni docenti universitari si sono trovati a riflettere sui punti di forza di questa esperienza, che si è dimostrata essere, al di là delle polemiche di carattere sindacale e logistico-organizzativo, una importante occasione di confronto (talvolta di scontro) tra il mondo universitario e il mondo della scuola. I Percorsi Abilitanti Speciali erano infatti rivolti ad insegnanti che avevano alle spalle alcuni anni di precariato, con servizio svolto in istituzioni scolastiche di istruzione secondaria di primo e di secondo grado. Sulla base dell’esperienza lavorativa accumulata, è emerso da parte dei corsisti il bisogno di una formazione non soltanto teorica, ma anche in grado di fornire strumenti di lavoro concreti, per tentare di rispondere alle problematiche scolastiche quotidianamente affrontate. Nei docenti universitari coinvolti sono state apprezzate, in modo particolare, l’onesta consapevolezza di non avere a disposizione verità assolute o soluzioni preconfezionate da snocciolare dall’alto e la lucidità critica per suggerire strumenti e ipotesi di lavoro e fornire spunti di riflessione utili per elaborare strategie didattiche da sperimentare in classe.
Al termine del percorso di abilitazione, alcuni docenti universitari si sono impegnati a non perdere i contatti con gli insegnanti che avevano formato, avviando un vivace passaparola riguardo a corsi di aggiornamento, pubblicazioni e convegni, manifestando la propria disponibilità a proseguire il confronto con il mondo della scuola. Al nocciolo originario del gruppo, costituitosi in modo informale, si sono successivamente aggregati altri docenti universitari, interessati alla formazione degli insegnanti, e altri colleghi, insegnanti di ruolo o giovani precari provenienti dai Tirocini Formativi Attivi, che condividevano la consapevolezza della necessità di un aggiornamento professionale, sul piano didattico e disciplinare, e riconoscevano l’importanza di costruire un dialogo tra scuola e università. Le diverse anime del gruppo di lavoro si sono trovate a convergere nel progetto di una giornata di studi organizzata in modo che docenti universitari si confrontassero con le sollecitazioni provenienti da insegnanti di scuola secondaria. L’argomento della riflessione è stato scelto per il suo carattere di urgenza: Lingua e letteratura nella scuola secondaria di II grado, nuovi bisogni educativi e ridefinizione del canone.
Il problema dell’educazione linguistica, nelle nostre scuole, assume, a tutti gli effetti, il carattere di una emergenza non solo educativa ma anche in qualche modo democratica, in ragione delle difficoltà diffuse tra gli studenti della scuola secondaria (anche di secondo grado) nella decodificazione di un testo complesso (dal testo letterario all’articolo di opinione), nella produzione di testi coerenti e coesi, nella capacità di gestire le variazioni di registro in funzione del contesto. Nel quadro di un’azione volta a promuovere il dialogo tra teoria e prassi didattica, la giornata di studi, che si è svolta a Torino il 22 ottobre 2015, riscuotendo un discreto successo in termini di partecipazione, ha inteso aprire ed esaminare tre questioni di fondo:
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alla luce della nozione di competenza e dei nuovi bisogni che si registrano nei rispettivi ambiti, quale rapporto devono intrattenere l’educazione linguistica e l’educazione letteraria?
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quali modalità e quali strategie si possono adottare per far sì che l’interazione tra educazione linguistica ed educazione letteraria non resti una semplice dichiarazione d’intenti, ma si traduca in uno strumento operativo
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in che senso e lungo quali direzioni queste modalità e strategie comporterebbero una ridefinizione del canone letterario?
Gli stimoli raccolti dai partecipanti al convegno sono stati in seguito convogliati nell’organizzazione di un seminario di aggiornamento, organizzato in collaborazione con la SIFR-Scuola, sul tema L’altro e gli altri: percorsi di lingua e letteratura per la scuola, che si svolgerà a Torino, presso il liceo Gioberti, con un ciclo di 5 incontri tra febbraio e maggio 2016. Inoltre, è in fase di elaborazione una convenzione con il Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Torino, per formalizzare e meglio organizzare l’attività del gruppo di lavoro. (Luisa Sarlo)
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studente
Sarebbe bello poter leggere anche gli esiti degli incontri seminariali, per poter allargar il discorso e renderlo nazionale.
commento
trovo soprattutto la proposta della ridefinizione del canone non solo pertinente al modus di apprendere degli studenti di oggi ma necessaria per poter liberare l’insegnamento della letteratura nelle secondarie da vecchie applicazioni e stereotipi che ancora vengono consolidati anche nei programmi ministeriali e negli stessi manuali. Chi scrive un manuale a volte perde di vista alunno docente classi qualità dell’apprendimento retroterra culturale dell’alunno, proponendo testi che andrebbero bene per specialisti o cultori di letteratura ( e neppure le scelte antologiche sono tra le migliori con apparati di note irrilevanti). La necessità sta proprio nella rivisitazione delle proposte letterarie, attraverso una scelta tra ” minori ” e maggiori”, presentati in maniera concreata e sostenibile per gli alunni. Il disinteresse verso le cose letterarie a mio parere è proprio intrinseco all’insegnamento e allo studio della letteratura.
RE: Lingua e letteratura nella scuola secondaria di II grado, nuovi bisogni educativi e ridefinizione del canone
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