Con Bjorn Larsson, Thomas Tranströmer, Peter Høeg termina il nostro piccolo viaggio tra gli “Scrittori del mondo”. Anche per gli autori contemporanei dell’Europa settentrionale i lettori potranno integrare ed arricchire questa selezione utilizzando i commenti.
Bjorn Larsson è uno scrittore svedese, nato nel 1957, la cui produzione ruota intorno ai temi del viaggio, dell’avventura, del mare. Una storia di mare è quella narrata nel romanzo Il cerchio celtico, con cui ha raggiunto il successo nel 1992. Avventura, ironia e gioco intertestuale convivono in La vera storia del pirata Long John Silver (1995), il cui protagonista è il celebre pirata dell’Isola del tesoro di Stevenson, qui intento a scrivere le sue memorie. Ancora legato al tema del viaggio è I poeti morti non scrivono gialli del 2010, un giallo eccentrico che sovverte le regole del genere.
Thomas Tranströmer è il poeta nato a Stoccolma nel 1931, cui è stato conferito il Nobel per la letteratura nel 2001. La sua ricerca poetica, che rielabora la lezione del Simbolismo francese e delle grandi avanguardie del primo Novecento, come Surrealismo ed Espressionismo, è basata sul primato dell’immagine che dà “visibilità” ai grandi nodi dell’esistere. Ne emerge una poesia sobria e sorvegliata, ma ricca di figurazioni e densa di colori, immersa in un’atmosfera sospesa, disegnata con pochi tocchi. Nella sua produzione più recente Tranströmer oscilla tra parola e silenzio, tra la ricerca di Dio e i temi della solitudine, della provvisorietà e dell’inquietudine esistenziale, affrontati ad esempio nella raccolta Poesia dal silenzio. Il misticismo, che caratterizzava le sue prime opere, ritorna ad animare i brevissimi componimenti – quasi degli “haiku” – compresi nel volume Il grande mistero del 2004, in cui la parola poetica si confronta direttamente con la presenza ineffabile del divino.
Peter Høeg, nato a Copenaghen nel 1957, considerato il più importante scrittore danese degli ultimi anni, ha scelto di vivere in un tenace isolamento, lontano dai media e dall’ambiente letterario. Dopo la pubblicazione nel 1992 del bestseller Il senso di Smilla per la neve, da cui è stato tratto un film di successo con Julia Ormond e Gabriel Byrne, l’autore ha deciso di rifugiarsi in una solitudine meditativa, interrotta di tanto in tanto dalla pubblicazione di nuovi romanzi, come La donna e la scimmia, La bambina silenziosa e il più recente I figli dei guardiani di elefanti. Il senso di Smilla per la neve è un thriller, in cui la linearità della trama investigativa è complicata da continui flashback. La vicenda è ambientata nelle distese desolate della Groenlandia, una terra sepolta dalla neve e dal ghiaccio, da cui sembra sprigionarsi un’inquietudine sottile.
NOTA
Questi profili sono tratti da Scrittori del nuovo millennio: un canone da costruire insieme. Mappa del mondo e Mappa europea, a cura di C. Carmina, Palumbo Editore. Le mappe sono in dotazione ai docenti che adottano i manuali di letteratura italiana della casa editrice Palumbo.
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Romano Luperini
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