Solidarietà alla DS del LS Da Vinci di Firenze
La redazione de La letteratura e noi esprime piena solidarietà ad Annalisa Savino, dirigente scolastica del Liceo scientifico statale Leonardo da Vinci di Firenze, per le parole che il ministro Giuseppe Valditara le ha riservato oggi in un’intervista.
La minaccia di provvedimenti contro la dirigente è preoccupante e tanto più grave se si considera il fatto che il ministro, il governo di cui fa parte, le forze politiche che lo sostengono, non hanno sentito il dovere di condannare la violenza ai danni di studenti del liceo Michelangiolo da parte di giovani esponenti di Azione studentesca.
Anche noi ci sentiamo chiamati a intervenire ‘con le idee e la cultura’, come ha scritto la stessa Savino, contro la violenza squadristica e il revisionismo storico.
La redazione de La letteratura e noi
Articoli correlati
Nessun articolo correlato.
Comments (2)
Lascia un commento Annulla risposta
-
L’interpretazione e noi
-
Una lettura di Pellegrinaggio di Ungaretti
-
Il potere della letteratura. Su Leggere pericolosamente di Azar Nafisi
-
Reschooling society. Pedagogia come forma di lotta nella vita e nell’opera di Franco Fortini
-
“Negli occhi e nella mente”. Le Operette morali di Paolo Volponi
-
-
La scrittura e noi
-
“La tempesta e l’orso” di Claudia Boscolo – Un estratto
-
Un antidoto alla disumanizzazione. Perché rileggere “Picnic sul ciglio della strada” dei fratelli Strugackij
-
Illuminare il lutto. Su Cenere di Mario Natangelo
-
Su Anne Carson
-
-
La scuola e noi
-
Prendimi così come sono. Un percorso nella poesia di Antonia Pozzi
-
“Le parole formano il pensiero”: modi di dire sessisti nel linguaggio sociale. Storia di un percorso di Educazione civica dentro la scuola a scuola
-
Un testo per cominciare
-
Per un mutamento del paradigma educativo: dal neoliberalismo scolastico all’educazione democratica. Intervista a Christian Laval
-
-
Il presente e noi
-
Verso il convegno di LN /1. Dare spettacolo o capire lo spettacolo? Prospettive sulla media education a scuola
-
La letteratura e noi a convegno. Palermo 3 e 4 ottobre 2024
-
Il codice disciplinare dei docenti e la censura a Raimo: un pericolo per tutti gli insegnanti
-
Disumanizzazione della vita e funzione delle umane lettere: laletteraturaenoi chiama in convegno lettrici e lettori
-
Commenti recenti
- Daniele Lo Vetere su Disumanizzazione della vita e funzione delle umane lettere: laletteraturaenoi chiama in convegno lettrici e lettoriGentile Elisabetta, a parte i laboratori tutto il resto del convegno può essere seguito a…
- Eros Barone su “Le parole formano il pensiero”: modi di dire sessisti nel linguaggio sociale. Storia di un percorso di Educazione civica dentro la scuola a scuolaDalla esposizione di questa esperienza didattica e dal corredo di annessi e connessi educativi, cinematografici…
- Enea Bontempi su Il codice disciplinare dei docenti e la censura a Raimo: un pericolo per tutti gli insegnantiIo – è bene chiarire questo punto fin dall’inizio – non ho niente a che…
- Elisabetta Condò su Disumanizzazione della vita e funzione delle umane lettere: laletteraturaenoi chiama in convegno lettrici e lettoriSarà possibile seguire parte dei lavori anche a distanza?
- Daniele Lo Vetere su Disumanizzazione della vita e funzione delle umane lettere: laletteraturaenoi chiama in convegno lettrici e lettoriGentile Maria, in settimana pubblicheremo la locandina del convegno con tutte le informazioni.
Colophon
Direttore
Romano Luperini
Redazione
Antonella Amato, Emanuela Bandini, Alberto Bertino, Linda Cavadini, Roberto Contu, Daniele Lo Vetere, Morena Marsilio, Luisa Mirone, Annalisa Nacinovich, Stefano Rossetti, Katia Trombetta, Emanuele Zinato
Caporedattore
Daniele Lo Vetere
Editore
G.B. Palumbo Editore
Anche questa volta, per rispondere, dovrei scrivere un voluminoso trattato. Mi limiterò a poche notazioni. Romano Luperini, in un suo interessante video, ha ricordato l’aneddoto del suo professore di filosofia, crociano, al liceo classico di Pisa. Croce aveva detto che per lottare contro il Fascismo era importante anche spiegare bene un sonetto di Petrarca. Io sarei risalito un pochino oltre a un altro toscano, anche lui mio consanguineo. “Perché uno uomo, che voglia fare in tutte le parte professione di buono, conviene ruini infra tanti che non sono buoni” (Machiavelli, Il Principe). Un po’ di più scrissi in una recensione su Amazon del 2009 a “The Invention of the Jewish People” di Shlomo Sand. Ma per capire a fondo questo bisognerebbe avere digerito Hegel e non averlo letto, come lui e i suoi sodali hanno fatto, dietro alle lenti di Karl Marx, magari limate da Baruch Spinoza. Se pensassi che ne valesse la pena, potrei fare una feroce recensione a “I Netanyahu” del premio Pulitzer Joshua Cohen, o anche all’articolo di stamani di Gad Lerner. Il “negativo” è sempre qualcun altro, in questo caso proprio Netanyahu, che infatti Cohen definisce un “turco”, forse sì probabilmente un kazaro R1a, o loro cosa pensano di essere?
Mi associo a tutta la redazione nell’ esprimere solidarietà ad Annalisa Savino per le minacce proditorie del ministro Valditara, che dimostra di non conoscere il dettato della Costituzione, compiutamente richiameto nella lettera della Savino. Va sottolineato come i “picchiatori”, protagonisti del pestaggio ai danni degli studenti del Liceo Michelangelo di Firenze, fossero estranei alla scuola stessa (tre maggiorenni e tre minorenni) e come siano di “Azione studentesca”, organizzazione giovanile legata a Fratelli di Italia. Giorgia Meloni è stata in passato leader della stessa organizzazione. Il pestaggio di Firenze non può essere liquidato come una delle tante risse tra ragazzi, stante la chiara matrice neofascista degli aggressori e stante le prove videoregistrate di un vero e proprio pestaggio. I due aspetti della questione vanno tenuti insieme: la mancata condanna del pestaggio neo-fascista da parte del governo e le minacce televisive del ministro Valditara. A mio avviso è necessaria una richiesta di massa delle dimissioni di Valditara per la manifesta incapacità ad assolvere con disciplina ed onore ai propri obblighi costituzionali. Le organizzazioni democratiche degli insegnati e degli studenti dovrebbero rapidamente nuoversi in tal senso.