La redazione di La letteratura e noi ha appreso con sgomento la notizia della morte di Luca Serianni, grande studioso e soprattutto prezioso interlocutore per il comune impegno nel mondo della scuola e per il modo sempre gentile e fraterno con cui lo esercitava. Distinguendosi tra i suoi colleghi, Serianni si è sempre occupato dell’insegnamento della lingua e della didattica della letteratura con altissima competenza e con straordinaria e continua passione. Potevamo essere d’accordo o in disaccordo con lui, ma lo abbiamo sempre trovato in prima linea e al nostro fianco nel lavoro quotidiano. Passato questo momento di sconcerto per la perdita improvvisa e assurda anche per le circostanze da cui è stata provocata, torneremo sulla sua figura di studioso e sulle sue proposte per la didattica della letteratura. Ma intanto vogliamo esprimere il nostro profondo cordoglio per questa scomparsa che ci rende tutti culturalmente e umanamente più poveri.
La direzione e la redazione di La letteratura e noi
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Romano Luperini
Antonella Amato, Alberto Bertino, Linda Cavadini, Roberto Contu, Giulia Falistocco, Daniele Lo Vetere, Morena Marsilio, Luisa Mirone, Stefano Rossetti, Katia Trombetta, Emanuele Zinato
Giulia Falistocco
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E’ indiscutibile che Luca Serianni sia stato un grande linguista e storico della lingua italiana, nonché “un prezioso interlocutore per il comune impegno nel mondo della scuola”. Tuttavia, questo impegno non sempre si è esercitato in una direzione politicamente e culturalmente progressiva, se è vero, come è vero, che nel periodo del governo Conte-Salvini l’eliminazione del tema di storia dalle prove scritte – una scelta rivelatrice per la sua gravità e unilateralità – fu dovuta proprio al professor Serianni nella sua veste di consulente e collaboratore di quel governo.