«L’italia ripudia la guerra». Un gruppo di insegnanti risponde al messaggio del direttore dell’USR delle Marche
Un gruppo di docenti delle scuole delle Marche si unisce al comunicato di alcuni docenti di Storia delle Università marchigiane e degli Istituti di Storia, relativo al recente messaggio inviato il 4 novembre dal Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per le Marche a tutte le scuole della nostra regione in occasione della ricorrenza della celebrazione dell’unità nazionale.
Nel suo messaggio il dott. Marco Ugo Filisetti rivolge il suo reverente pensiero “a tutti i figli d’Italia che dettero la loro vita per la Patria…”. E fino a qui possiamo concordare con lui. Molti uomini e donne hanno offerto la loro vita, e continuano a farlo, per servire l’Italia.
Nelle righe successive, però, le parole del Direttore dell’USR scivolano in una dubbia retorica della guerra e in una grave semplificazione storica, riprendendo alcune espressioni tipiche del fronte interventista: “Una gioventù lontana dai prudenti, dai pavidi… Giovani che vollero essere altro, non con le declamazioni, ma con le opere, con l’esempio consapevoli che ‘Un uomo è vero uomo se è martire delle sue idee. Non solo le confessa e le professa, ma le attesta, le prova e le realizza’ […]”.
Sembra di risentire le declamazioni e le parole d’ordine dannunziane e nazionaliste durante le “radiose giornate di maggio” del 1915, quando la violenza della piazza, con la complicità del re e del governo, forzarono il Parlamento a votare un’entrata in guerra alla quale la maggioranza degli italiani era contraria.
Scrivono i docenti universitari che “la democrazia non ha bisogno di miti, né di riti unanimistici, ma di pensiero critico. Il mito serve a consolidare il potere di chi già ce l’ha, il pensiero critico a esercitare il controllo su come il potere viene esercitato”.
Anche noi, docenti della scuola marchigiana, ci dissociamo da questo messaggio. Questo tipo di retorica e quei discutibili riferimenti storici e ideologici sono estranei ai compiti di tipo educativo che noi dobbiamo realizzare nella nostra professione. Sottolineiamo l’importanza, dopo la dura lezione di due spietate e distruttive guerre mondiali, di richiamarci alla nostra Costituzione che in tema di guerra così si esprime: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali […]. (Art. 11)”.
La nostra responsabilità di insegnanti e di educatori ci porta, quindi, ben lontano dalla posizione espressa dal Direttore dell’USR nel suo messaggio agli studenti delle scuole marchigiane; un messaggio inviato su carta intestata del Ministero dell’Istruzione, motivo che ci induce a prendere le distanze in maniera ancora più netta da tale dichiarazione.
Come docenti sentiamo inoltre il dovere di rivolgere un appello ai colleghi e agli studenti affinché questo episodio diventi l’occasione per spingere ancora di più il lavoro didattico nella direzione della comprensione critica dei fenomeni umani e in particolare della guerra, che invece la retorica militarista e nazionalista – da cui prese alimento il fascismo – impedisce, strumentalizzando a fini di parte le passioni umane e i fatti storici. Inoltre, pensiamo che questo episodio ci debba spingere a cogliere l’occasione offerta dalla (re)introduzione dell’Educazione Civica (avvenuta peraltro in modi e tempi discutibili) per qualificare ancora di più l’attività didattica nella direzione della formazione di personalità libere e consapevoli dei valori fondanti della democrazia repubblicana e antifascista, che fa del rifiuto della guerra e della violenza il presupposto della convivenza pacifica e solidale.
Un gruppo di Docenti delle scuole delle Marche.
Alessandra Ceccarelli
Donato Caporalini
Caterina Di Benedetto
Andrea Stimilli
Donatella Discepoli
Giuseppina Tobaldi
Michele Paolini
Francesco Rocchetti
Francesca Innocenzi
Maddalena Marchetti
Giulia Maria Cerqueti
Elisabetta Galeazzi
Riccardo Tomassetti
Francesca Costantini
Paola Via
Maddalena Casagrande
Giuseppe Bondonno
Giuseppe Peota
Romina Veschi
Elena Morbidelli
Emanuela Schiavoni
Paola Soverchia
Alessandro Cartoni
Rossana Raffaeli
Stefano Mandolini
Stefania Schiavoni
Gabriele Cingolani
Cristina Esposto
Veronica Santini
Leonardo Andino
Daniela Mencaroni
Fabio Marconi
Patrizia Martelli
Natalia Gabrielloni
Angelo Marcelli
Alessia Ciarmatori
Susy Marziali
M.Natascia Nicolini
Patrizia Befera
Massimo Raffaeli
Anna Paola Sileoni
Lucia Tancredi
Chiara Perin
Virginia Grande
Federica Paccamiccio
Alessandra Catalani
Anna Chiara Bartolucci
Paolo Luzietti
Lidia Massari
Tonia La Manna
Natalia Natali
Stella Serravalle
Giuseppe Farina
Anna Annibali
Maria Cristina Ponzetti
Massimo Ippoliti
Roberta Repaci
Giusi Gaggini
Giovanna Mingo
Angela Morrone
Patrizia Renzi
Claudia Ceccarelli
Lucia Tesei
Mariangela Rao
Laura Vichi
Giuliana Lain
Rita Paolisso
Oriana Piermattei
Sgreccia Sara
Alessandro Belardinelli
Maurizia Catena
Benedetta Sorichetti
Marta Magnaterra
Silvia Riccobelli
Tatiana Frattesi
Daniela Gattari
Massimiliano Sanseverinati
Gabriella Cantarini
Roberta Maccagnani
Piero Mennò
Stefania Bastiani
Alessandra Fattorini
Marco Peter Ferretti
Francesco Coltorti
Marcello Mengucci
Donatella Grilli
Carla Marcellini
Simona Campanelli
Serena Cerri
Maria Luisa De Luca
Francesca Senigagliesi
Merli Cristiana
Francesca Alabardi
Marzia Malloni
Maurizio Consoli
Ivaldo Rossini
Silvia Marcosignori
Daniela Pennacchioli
Barbara Licastro
Letizia Luconi
Cristiana Rosetti
Stefania Sparaciari
Patrizia Pasquali
Stefano Lombardi
Contini Alessandro
Barbara Amato
Maria Iannetti
Elena Esposito
Roberta Vinaccia
Giorgio Staffolani
Franco Veroli
Francesca Alabardi
Marzia Malloni
Roberto Cifani
Maria Adelaide Barchiesi
Tiziana Tosto
Giovanni Pelino
Rita Polenta
Serenella Ilari
Cristian Agostinelli
Sara Sgreccia
Oriana Piermattei
Francesca Gambadori
Maria di Blasio
Alessia Maggioli
Davide Fabri
Ruggero Romani
Cecilia Mancia
Luana Fratoni
Paola Bonvini
Vanessa Braca
Irene Maddalena
Simonetta Bucari
Catia Mengucci
Enrico D’Ippolito
Monica Malloni
Samuele Animali
Anna Pietrozzi
Marianna Cinti
Daniela Barbaresi
Chiara Orsolini
Eleonora Tomasucci
Roberta Carpano
Laura Polenta
Alessia Vannicola
Elvira Mastrovincenzo
Francesca Pasquini
Patrizia Caporossi
Gladia Messersì
Susanna Pigliapochi
Luana Fabbretti
Paola Grassi
Isabella Antonietti
Anna Maria Rossolini
Monia Cotoloni
Laura Provinciali
Gaia Santoni
Monica Volcan
Vania Curzi
Paolo Pigliapochi
Federica Migliorelli
Claudia Sabbatini Peverieri
Maria Noriller
Roberta Ademi
Stefano Petrolati
Carla Durazzi
Antonella Romano
Veronica Riccardi
Giada Pacenti
Angela Rossi
Rosa Gaetano
Luca Pierfederici
Loredana Bartolacci
Nausicaa Fileri
Carlotta Castelli
Chiara Pieroni
Paola Marchini
Marina Romagnoli
Flora Landi
Maria Cristina Casoni
Gianluca Massimi
Lucia Frontoni
Istituto fermano per la Storia del Movimento di Liberazione
Articoli correlati
Nessun articolo correlato.
-
L’interpretazione e noi
-
Sul merito dell’intellettuale. Uno studio preliminare su neoliberalismo, conoscenza e forza-lavoro
-
Legami di Eshkol Nevo: un viaggio tra cuori affamati
-
Un monito per il presente: l’antimilitarismo di Francesco Misiano
-
Su Il popolo è immortale di Vasilij Grossman
-
-
La scrittura e noi
-
Linda
-
Su “Il sessantotto e noi” di Romano Luperini e Beppe Corlito
-
A proposito di L’Avversario di Emmanuel Carrère
-
“L’unico modo che abbiamo per non precipitare nel terrore”. Intervista a Edoardo Vitale
-
-
La scuola e noi
-
Ecce infans. Diseducare alla pedagogia del dominio
-
Dalle conoscenze, alle competenze, all’affettività: utopia o distopia di una professione?
-
Dante al Buonarroti. Fare esperienza del testo dantesco
-
Matteotti cento anni dopo, fra storia e didattica
-
-
Il presente e noi
-
Il convegno di LN: i laboratori/3. Leggere la poesia d’amore medievale nella secondaria di primo e di secondo grado
-
Il convegno di LN: i laboratori/2. Tra narrazione e argomentazione
-
Il convegno di LN: i laboratori/1. Oltre le ideologie del digitale
-
Il convegno di LN: le relazioni/3. La formazione docenti (di letteratura) iniziale e in itinere
-
Commenti recenti
- Giuseppe Muraca su Su “Il sessantotto e noi” di Romano Luperini e Beppe CorlitoPer rimanere nel tema, Pisa è stato uno dei grandi centri del rinnovamento politico e…
- Roberto Bugliani su Su “Il sessantotto e noi” di Romano Luperini e Beppe CorlitoA mio avviso, un ulteriore elemento da valutare (che, basandomi almeno per il momento su…
- Ennio Abate su Su Il popolo è immortale di Vasilij GrossmanUn tema come quello dell’esperienza di “costruzione del socialismo in Urss” o dell'”esperimento profano” (Di…
- Eros Barone su Su Il popolo è immortale di Vasilij GrossmanCaro Corlito, non è la tua recensione, straccamemte sospesa tra filisteismo e liquidazionismo, tutta interna…
- Manola Lattanzi su Dalle conoscenze, alle competenze, all’affettività: utopia o distopia di una professione?Da docente di lettere in un istituto professionale condivido tutto ciò che ha scritto. Sono…
Colophon
Direttore
Romano Luperini
Redazione
Antonella Amato, Emanuela Bandini, Alberto Bertino, Linda Cavadini, Gabriele Cingolani, Roberto Contu, Daniele Lo Vetere, Morena Marsilio, Luisa Mirone, Stefano Rossetti, Katia Trombetta, Emanuele Zinato
Caporedattore
Roberto Contu
Editore
G.B. Palumbo Editore
Lascia un commento