Ieri notte su facebook un nostro post che stava ricevendo molte condivisioni è stato oscurato. Si tratta di un articolo di Pietro Li Causi, intitolato Oliva, la scuola italiana e rieducational channel. Come si può capire sin dal titolo, il pezzo ha toni sarcastici: l’autore sceglie la strada dell’ironia per controbattere punto per tutto ad un articolo di Attilio Oliva, presidente di Treelle, che plaudendo alla riforma della Buona Scuola scriveva sul Sole24ore: Tutte le verità taciute sulla nostra scuola.
Qualcuno, anonimamente, senza replicare e senza contestare alcunché alla redazione ha però ritenuto il sarcasmo di Li Causi offensivo, ha segnalato il post a facebook che automaticamente ha provveduto a rimuoverlo. Si tratta di un atto censorio che moltissimi lettori hanno spontaneamente contestato, copiando e incollando l’articolo sulle loro bacheche. Viviamo in un mondo digitale, ma non si può premere come in un videogame il bottone off tutte le volte che qualcuno insidia le nostre certezze. Abitiamo in cerchie spesso autoreferenziali, ma non possiamo buttare giù dalla torre chiunque ponga in discussione le nostre micro-identità.
Con cadenza ormai quotidiana gli insegnanti (e i loro colleghi universitari) vengono apostrofati come inetti, fannulloni, buoni a nulla, incapaci, ignoranti. Non risulta però che siano state promosse denunce collettive o class action per queste offese (oggettive e senza filtri ironici) che da anni piovono, a seconda delle nubi governative e dei rovesci riformatori, sugli insegnanti italiani. Scriviamo su riviste elettroniche, ma non abbiamo perso il senso della realtà. Formiamo comunità fragili, ma conosciamo l’etica del dialogo e il valore del conflitto delle opinioni.
La redazione di laletteraturaenoi ringrazia l’autore per aver preso la parola in pubblico in modo franco e diretto e i lettori per aver proteso le orecchie nel silenzio e per aver cercato di distinguere nel rumore di fondo. In segno di rimostranza e di riconoscenza, contravvenendo alla nostra programmazione, l’articolo di Li Causi rimarrà in evidenza ancora un giorno. Eventuali repliche e commenti inviati alla redazione saranno vagliati e pubblicati. Abbiamo una voce piccola ma intendiamo usarla.
La redazione
Articoli correlati
Nessun articolo correlato.
Comments (1)
Lascia un commento Annulla risposta
-
L’interpretazione e noi
-
Legami di Eshkol Nevo: un viaggio tra cuori affamati
-
Un monito per il presente: l’antimilitarismo di Francesco Misiano
-
Su Il popolo è immortale di Vasilij Grossman
-
Breve storia dell’amnesia
-
-
La scrittura e noi
-
Linda
-
Su “Il sessantotto e noi” di Romano Luperini e Beppe Corlito
-
A proposito di L’Avversario di Emmanuel Carrère
-
“L’unico modo che abbiamo per non precipitare nel terrore”. Intervista a Edoardo Vitale
-
-
La scuola e noi
-
Dalle conoscenze, alle competenze, all’affettività: utopia o distopia di una professione?
-
Dante al Buonarroti. Fare esperienza del testo dantesco
-
Matteotti cento anni dopo, fra storia e didattica
-
Politica e cultura: i dilemmi che abbiamo creduto oltrepassare. Verso una nuova stagione di lotte nella scuola?
-
-
Il presente e noi
-
Il convegno di LN: i laboratori/3. Leggere la poesia d’amore medievale nella secondaria di primo e di secondo grado
-
Il convegno di LN: i laboratori/2. Tra narrazione e argomentazione
-
Il convegno di LN: i laboratori/1. Oltre le ideologie del digitale
-
Il convegno di LN: le relazioni/3. La formazione docenti (di letteratura) iniziale e in itinere
-
Commenti recenti
- Giuseppe Muraca su Su “Il sessantotto e noi” di Romano Luperini e Beppe CorlitoPer rimanere nel tema, Pisa è stato uno dei grandi centri del rinnovamento politico e…
- Roberto Bugliani su Su “Il sessantotto e noi” di Romano Luperini e Beppe CorlitoA mio avviso, un ulteriore elemento da valutare (che, basandomi almeno per il momento su…
- Ennio Abate su Su Il popolo è immortale di Vasilij GrossmanUn tema come quello dell’esperienza di “costruzione del socialismo in Urss” o dell'”esperimento profano” (Di…
- Eros Barone su Su Il popolo è immortale di Vasilij GrossmanCaro Corlito, non è la tua recensione, straccamemte sospesa tra filisteismo e liquidazionismo, tutta interna…
- Manola Lattanzi su Dalle conoscenze, alle competenze, all’affettività: utopia o distopia di una professione?Da docente di lettere in un istituto professionale condivido tutto ciò che ha scritto. Sono…
Colophon
Direttore
Romano Luperini
Redazione
Antonella Amato, Emanuela Bandini, Alberto Bertino, Linda Cavadini, Gabriele Cingolani, Roberto Contu, Daniele Lo Vetere, Morena Marsilio, Luisa Mirone, Stefano Rossetti, Katia Trombetta, Emanuele Zinato
Caporedattore
Roberto Contu
Editore
G.B. Palumbo Editore
Solidarietà
Anche a me è capitato di vedere cancellato un commento critico argomentato forse male, comunque scritto con un linguaggio sobrio, senza volgarità e insulti; non è chiaro quale siano le regole di questo strumento, se un anonimo può segnalare a facebook di cancellare un articolo non gradito e ottenerne immediatamente la censura , come è successo nel caso dell’articolo di Li Causi. E’ una questione di pluralismo e di democrazia che questi strumenti apparentemente sembrano garantire, mentre in realtà più di altri si prestano a manipolazioni e interventi con il gioco dell’invisibilità e dell’anonimato.