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diretto da Romano Luperini

Se 20 ore vi sembran poche: la formazione INDIRE per Orientatore e Tutor

Cronaca di una formazione lampo

In un articolo pubblicato il 3 giugno 2024 sulla Letteratura e noi intitolato Aut-aut. Orientare o orientarsi?, a proposito delle 30 ore ordinamentali di Orientamento introdotte nella scuola secondaria dal DM 328/2022, Martina Bastianello si pone, a un certo punto, il seguente interrogativo: “Il tutor è qualcuno che si è formato per svolgere questo mestiere?”. A questa domanda posso rispondere per esperienza diretta, e con dovizia di dettagli. Infatti, il 24 ottobre 2023 – un ordinario martedì di didattica mattutina in classe – ho frequentato con profitto, e concluso in una unica giornata, il corso Orientamenti, il “piano formativo nazionale rivolto agli insegnanti in attuazione delle Linee Guida per l’Orientamento (DM 328 del 2022) al fine di sostenerli nell’acquisizione di competenze e di conoscenze necessarie allo svolgimento di tale ruolo”[1]. Si tratta del corso organizzato da INDIRE per le figure appunto di Orientatore e Tutor previste dal DM 328/2022, di cui il MIM dà conto con la CM 2739/2023 (corsivo mio): “Il percorso formativo rivolto ai docenti è progettato per un totale di 20 ore di formazione equivalente, erogate in modalità asincrona tramite MOOC. Il percorso si compone di 6 moduli e ciascun modulo è articolato in diverse lezioni”.

Quello che segue è il resoconto sotto forma di semi-cronaca delle tappe che hanno portato al completamento della mia formazione, iniziata, come già accennato, il 24/10/2023 (data del mio primo accesso sulla piattaforma) e terminata quello stesso giorno. In data 27/10/2024 la piattaforma ha provveduto a inviarmi l’attestato di partecipazione “per aver completato il percorso formativo della durata di ore 20” (corsivo mio).

Ma torniamo al 24 ottobre. La mattina di quel martedì, prima di iniziare il mio orario di lezione (alle 10:10), alle ore 9:47 mi sono collegata per la prima volta per avere un’idea generale della piattaforma, con il proposito di fare un breve giro ricognitivo e di iniziare poi con calma il corso vero e proprio il pomeriggio. La frequenza del corso doveva essere conclusa (al tempo – i termini sono stati prorogati diverse volte) entro il 20/11/2023.

Appena entrata sulla piattaforma, ho deciso di eseguire il Questionario in ingresso, propedeutico all’avanzamento nella fruizione del corso, e alle ore 9:52, dopo averlo completato e inviato, il sistema mi ha comunicato che potevo accedere al Modulo 1. Poiché si avvicinava l’ora della mia lezione in classe, ho chiuso la piattaforma, rimandandone l’esplorazione completa al pomeriggio.

La mia mattinata scolastica è quindi trascorsa con 3 ore di lezione e 1 ora nel mio ruolo di collaboratrice dello staff di presidenza. L’orario del martedì quest’anno mi vede in classe fino alla 6^ ora: di conseguenza, dopo l’uscita alle 13:45, il ritorno a casa, il pranzo, la lettura rapida dei quotidiani (operazione vintage che da sempre mi accompagna nel primissimo pomeriggio), ho potuto tornare a dedicarmi a Orientamenti intorno alle ore 16.

Uno sguardo ai materiali contenuti in piattaforma nella cartella “”Supporto” mi ha permesso di prendere visione del “Documento di tracciamento online”, nel quale erano riportate le diverse modalità di “Tracciamento delle attività in piattaforma”. Il Modulo era, come è prassi nei corsi in “Formazione a Distanza”, da ritenersi completato in caso contestuale di visualizzazione di tutte le videolezioni e di compilazione e superamento dei test di fine moduli. In particolare, in merito al tracciamento relativo alle videolezioni, INDIRE ricordava come “Una video-lezione si considera completata quando è stata interamente ascoltata. Una volta completata la visione del video il sistema riporta l’indicazione passando dalla dicitura “Da fare” (nella versione inglese: to do) a “Fatto” (nella versione inglese: done)”, aggiungendo anche un “Nota bene!” (con tanto di punto esclamativo): “Si consiglia di evitare di interrompere più volte il video durante la fruizione poiché questo potrebbe inibire il corretto tracciamento del completamento dell’attività” (corsivi miei).

Mi sono dunque disposta a seguire il primo modulo, che ho trovato in assoluto molto facile per chiunque e, in particolare per chi, come me, è letterata e abituata a muoversi in contesti anfibi di ricerca scientifica e didattica, in linea con informazioni bibliografiche elementari e conosciute da una quindicina circa di anni. Alle ore 16:41 ho superato il primo test.

A questo punto, mentre mi accingevo a cominciare il secondo modulo, con l’intenzione di seguire almeno una metà dei video lì contenuti, prima di rimandare il resto ai giorni seguenti, sono accadute due cose. La prima è che è suonato il telefono, recando con sé la chiamata di un’amica che non sentivo da parecchio; la seconda è che, prevedendo una conversazione non breve, ho messo in stop il primo video del Modulo 2, che, allo squillo, avevo appena avviato.

Al termine della telefonata, una mezz’ora sana successiva, sono tornata al pc, con l’intenzione di ridare Play al video interrotto sul nascere, e grande è stata la mia sorpresa nel constatare che – per usare le parole di INDIRE – “il sistema” era passato “dalla dicitura “Da fare” (nella versione inglese: to do) a “Fatto” (nella versione inglese: done)”.

Va da sé che ho pensato di avere sbagliato, nell’atto di rispondere al telefono, a schiacciare il tasto “Pausa”: anni di frequenza di corsi di formazione, in ogni modalità (mista, ibrida, in presenza, a distanza, da formatrice e da corsista) mi hanno reso piuttosto edotta sulla temporizzazione dei video in FaD e so bene che – come giustamente riportava l’avvertenza di INDIRE –  un corso a distanza, valorizzato su un numero di ore ben preciso, e che comprende al suo interno la fruizione di video didattici, non può che essere costruito con il criterio della temporizzazione vincolata. Eppure avevo un dubbio: perché io quel tasto “pausa” ricordavo di averlo schiacciato, prima di rispondere al telefono. E siccome il ruolo di San Tommaso, solitamente, non mi difetta, ho pensato di risolvere il dubbio con un esperimento. Dunque, prima di riavviare il video non visto, e che il sistema mi aveva già contrassegnato come “fatto”, ho deciso di passare al secondo video dello stesso modulo, e di fare una prova. Ho aperto il video, ho schiacciato “Play”, ho dato quasi immediatamente “Pausa”, e poi ho controllato. Ed ecco, di nuovo: ritornando alla schermata del Modulo 2, il sistema mi ha prontamente conteggiato anche questo secondo video come “fatto”.

Da quel momento in poi, lo scopo principale per cui mi ero candidata per seguire la formazione (che era stato, in origine, quello di poter avere accesso a tutti i materiali forniti, per verificarne la natura sulla base di informazioni dirette) è cambiato radicalmente e sono passata alla modalità di inchiesta: la mia priorità è diventata infatti quella di verificare con mano se la mancata temporizzazione, viceversa dichiarata e sottoscritta da INDIRE (e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito) nel “Documento di tracciamento” come vincolante, potesse essere estesa a tutto il corso. Mi era infatti molto chiaro che, qualora questa ipotesi fosse stata verificata per tutti i Moduli, il corso di formazione propedeutico per accedere ai compensi accessori previsti dalla contrattazione di istituto per Orientatore e Tutor avrebbe rivelato una durata assai inferiore alle 20 ore.

Potrei continuare questa semi-cronaca per tutta la durata della successiva ora e mezzo (tanto ci è voluto, grosso modo, per schiacciare “Play” e “Pausa”, video dopo video, e svolgere i questionari a ‘crudo’, modulo per modulo), ma non credo che sia necessario, perché non aggiunge molto altro. Posso ricordare, per completezza di indagine, che – nelle diverse prove sperimentali che ho fatto – mi sono resa conto che il sistema era programmato per riportare la visione del video come “fatta” qualunque fosse la modalità di avvicinamento: in realtà non c’è nemmeno bisogno di schiacciare il tasto “Pausa” perché, nel momento stesso in cui l’utente clicca con il mouse sul link del video da guardare, il sistema sposta quello stesso video, automaticamente e immediatamente, da “to do” a “done”.

Basterà dire che alle ore 19:31, inviato l’ultimo test, ricevuta la votazione finale di 28/30, il sistema INDIRE mi ha notificato che avevo completato tutto il corso, e che il relativo attestato mi sarebbe stato inviato di lì a tre giorni. E così è stato, il 27/10.

Credo che sia superfluo aggiungere che il successivo 28 ottobre, alle ore 10:17 ho mandato una mail ufficiale al preside della mia scuola, nella quale ho scritto che “per imprevisti e non prevedibili, nonché non prorogabili, motivi personali” ero “costretta a comunicare la mia non disponibilità a ricoprire il ruolo” di Orientatore e Tutor, ribadendo, al contempo che “l’avvenuta frequenza del corso “OrientaMenti”” mi aveva “fornito elementi utili in ogni caso a svolgere con ulteriore consapevolezza la mia funzione di “Consulenza tecnico-giuridica: reperimento della normativa primaria e secondaria nei processi decisionali; supporto alle istruttorie e produzione di memorie e documenti nei procedimenti stragiudiziali e nel contenzioso” e di “Supporto tecnico al DS nelle relazioni sindacali” di cui alla proposta di nomina a Seconda Collaboratrice”.

Considerazioni attuali

La vicenda che ho appena raccontato, come ho ricordato in nota, è stata resa pubblica in data 12/02/2024 a un convegno organizzato dalla FLC-CGIL e Proteo Fare Sapere Toscana, alla presenza della segretaria della FLC-CGIL nazionale Gianna Fracassi, e la documentazione che ho messo a disposizione a corredo del mio intervento credo abbia fornito alcuni utili elementi in sede della imminente contrattazione integrativa. Ho sempre pensato che, entro giugno, avrei fatto una sintesi scritta di quanto avevo scoperto. Poi, le ordinarie incombenze di un anno scolastico delicato e pesantissimo hanno determinato, via via, una serie di ritardi nel mettere in atto il mio progetto. Il momento giunge adesso, forse a scoppio lievemente ritardato, ma in realtà con un suo ineludibile tempismo.

Il 31 maggio 2024, infatti, è uscito in Gazzetta Ufficiale il DL 71/2024 “Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilita’, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di universita’ e ricerca”. Mi interessa qui richiamare l’art. 6, che disciplina le modalità di “Potenziamento dei percorsi di specializzazione per le attivita’ di sostegno didattico agli alunni con disabilita’”. In particolare, il comma 1, recita: “Per sopperire all’attuale fabbisogno di docenti di sostegno, in via straordinaria e transitoria, in aggiunta ai percorsi di specializzazione sul sostegno, che in base alla normativa vigente rimangono affidati ordinariamente alle università, la specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilita’ si consegue, fino al 31 dicembre 2025, con il superamento dei percorsi di formazione attivati dall’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE)” per un totale di “30 crediti” (corsivo mio).

È a questa INDIRE che il DL 71/2024 affida la formazione integrativa per i 30 crediti delle nuove figure di sostegno. Così come, nel corso di questo a.s., è a questa INDIRE, con la modalità da me descritta, che il Ministero ha delegato la preparazione per due figure che sono state poste al centro simbolico delle controriforme che il MIM sta mettendo in atto (nonché figure inserite anche nel CCNL, all’art. 46, comma 1): “Il tutor ha acquisito, in un percorso formativo curato da INDIRE, una specifica preparazione di carattere pedagogico e psicologico, che continua e si perfeziona nel tempo e viene retribuito, per svolgere questi compiti, con un compenso aggiuntivo rispetto allo stipendio” (corsivo mio). Sono parole contenute nel libro La scuola dei talenti, pubblicato quest’anno per la casa editrice Piemme dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

È bene ricordare infatti che – nelle parole del Ministro – Orientatore e Tutor sono figure che, ai sensi del DM 63/2023, recepiranno, per il proprio operato, e in nome di quella formazione, rispettivamente “un compenso compreso tra un valore minimo pari a 2.850 euro lordo Stato e un valore massimo pari a 4.750 euro lordo Stato” (i Tutor) e “un compenso compreso tra un valore minimo pari a 1.500 euro lordo Stato e un valore massimo pari a 2.000 euro lordo Stato” (l’Orientatore).

Al momento del lancio, ministeriale e mediatico, della notizia della formazione prevista per queste nuove figure di sistema, non sono mancate (come sintetizza bene l’articolo di Bastianello che ho riportato in apertura) diverse voci che hanno sollevato, da più parti, perplessità per una valorizzazione economica e funzionale che è sembrata del tutto sproporzionata rispetto al numero di ore e alla modalità prevista per formarle. Ma, se la formazione pensata dal MIM per queste attività si è potuta pensare inadeguata quando consisteva in appena 20 ore a distanza, che cosa se ne può dire, una volta preso atto di come è stato realizzato il suo effettivo svolgimento? E che cosa si può pensare, conseguentemente, della scelta di delegare alla stessa INDIRE la facoltà di fornire i 30 crediti di formazione necessari per prendere una specializzazione delicata e complessa come quella dell’insegnante di sostegno?

Ritengo che vi siano abbastanza fatti per richiedere, nelle opportune sedi, tempestivamente, chiarimenti dettagliati, che siano propedeutici a un deciso e urgente cambio di rotta.

Questo articolo rielabora in forma scritta quanto esposto al convegno Le mani sulla scuola, tenutosi presso l’IIS “Leonardo Da Vinci” di Firenze il 12/02/2024, organizzato da FLC-CGIL e Proteo Fare Sapere Toscana. Ringrazio Maurizio Berni, Pasquale Cuomo, Pietro Finelli, Catia Mogetta, Antonia Pellegrino, Marina Polacco, con cui a lungo, a vario titolo, ho discusso in questi mesi questo tema. Ciascuna delle affermazioni contenute in questo articolo è corredata da un apparato documentario di screenshot e dati, copia dei quali è possibile richiedere all’autrice.


[1] Cfr. Home Page del corso online Orientamenti (u.s. 04/06/2024).

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